Pistorius: ''La mia forza non sono le protesi''
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Lo sprinter sudafricano sogna i prossimi mondiali di atletica leggera, ma il sogno restano le Olimpiadi di Londra 2012: ''Con la fine del 2008 mi sono tolto un grosso peso, la cosa migliore oggi è che nessuno può dire che le mie protesi sono irregolari''
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Dopo aver mancato la qualificazione ai Giochi Olimpici di Pechino, Oscar Pistorius sogna ora di partecipare ai prossimi mondiali di atletica leggera, senza dimenticare l'obiettivo di Londra 2012. L'atleta sudafricano, che in seguito all'amputazione delle gambe corre con delle speciali protesi in fibra di carbonio, ha rilanciato la sfida: "Se ottengo un buon tempo è per merito delle mie protesi (a lungo al centro di polemiche per i presunti vantaggi che offrirebbero nella corsa, ndr) -ha dichiarato- se invece vado male tutti dicono che non sono in forma o che non sono concentrato. Mi piace essere criticato. Quando mi sono svegliato il 1 gennaio ho realizzato di essermi tolto dalle spalle un grande peso, il 2008 è stato un anno pieno di alti, ma soprattutto bassi. E' stato splendido comunque vincere tre ori ai Giochi Paralimpici, ma la cosa migliore è che nessuno ora può dire che le mie protesi sono irregolari".
A proposito di obiettivi per il 2009 spiega: "Al momento non vedo il motivo per cui non potrei correre 45.95 (la misura che consente la qualificazione ai mondiali in programma a Berlino dal 15 al 23 agosto, ndr) . Devo essere realistico: la mia forma al momento mi permetterebbe di arrivare al secondo turno dei Giochi Olimpici nei 400 metri, ma se voglio andare oltre devo dare di più".
Dopo aver mancato la qualificazione ai Giochi Olimpici di Pechino, Oscar Pistorius sogna ora di partecipare ai prossimi mondiali di atletica leggera, senza dimenticare l'obiettivo di Londra 2012. L'atleta sudafricano, che in seguito all'amputazione delle gambe corre con delle speciali protesi in fibra di carbonio, ha rilanciato la sfida: "Se ottengo un buon tempo è per merito delle mie protesi (a lungo al centro di polemiche per i presunti vantaggi che offrirebbero nella corsa, ndr) -ha dichiarato- se invece vado male tutti dicono che non sono in forma o che non sono concentrato. Mi piace essere criticato. Quando mi sono svegliato il 1 gennaio ho realizzato di essermi tolto dalle spalle un grande peso, il 2008 è stato un anno pieno di alti, ma soprattutto bassi. E' stato splendido comunque vincere tre ori ai Giochi Paralimpici, ma la cosa migliore è che nessuno ora può dire che le mie protesi sono irregolari".
A proposito di obiettivi per il 2009 spiega: "Al momento non vedo il motivo per cui non potrei correre 45.95 (la misura che consente la qualificazione ai mondiali in programma a Berlino dal 15 al 23 agosto, ndr) . Devo essere realistico: la mia forma al momento mi permetterebbe di arrivare al secondo turno dei Giochi Olimpici nei 400 metri, ma se voglio andare oltre devo dare di più".