Idem, sì agli stranieri: "Cittadinanza per meriti sportivi"

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Josefa Idem, dal 28 aprile 2013 Ministro delle pari opportunità, dello sport e della gioventù nel governo Letta, accanto a Cecile Kyenge, Ministro per l'Integrazione (Foto Getty)

"E' giunto il momento di fare una riflessione sul professionismo sportivo", spiega il Ministro delle Pari opportunità e dello sport, prima di aggiungere: "Mi piace sognare che un giorno la nostra Carta costituzionale contenga anche la parola sport"

Via libera alla cittadinanza italiana acquisita per meriti sportivi. A sottolineare l'esigenza di una riforma legislativa è Josefa Idem, Ministro delle Pari opportunità e dello sport. "Occorre porre fine alla discriminazione degli atleti non professionisti", ha spiegato nel corso di un'audizione davanti alla Commissione cultura della Camera la plurimedagliata campionessa di canoa, "Per estendere le tutele delle maternità e previdenziali. Ci sono tanti atleti che sono di fatto professionisti". In particolare, il ministro Idem ha voluto fare l'esempio di una ragazza impegnata in un lavoro con una squadra di ciclismo, che ha subito un grave incidente in allenamento e che poi è stata abbandonata a sè stessa.

"E' giunto il momento", ha aggiunto il Ministro, "Di fare una riflessione sul professionismo sportivo. Occorre una riforma anche a tutela delle molte figure che lavorano come il personale tecnico e amministrativo".