Malagò: "Sento ancora ferita per ritiro Roma 2024"

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Giovanni Malagò, presidente del Coni (foto LaPresse)
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Al Salone d'Onore del Coni si è svolta la cerimonia dei Collari d'Oro, la massima onorificenza dello sport italiano. Buffon: "Ho scelto uno sport di squadra perché mi dà alibi". Cairo: "Fiducia in Mihajlovic". Zanardi: "Gioco meglio a calcio con le protesi". Lotti: "Olimpiadi in Italia? Ne riparleremo"

Al Salone d'Onore del Coni è andata in scena la tradizionale cerimonia di consegna dei Collari d'Oro. Quest'anno sono stati premiati della massima onorificenza dello sport italiano i campioni olimpici e paralimpici di Rio 2016, oltre ad alcuni uomini di sport, personalità e club che si sono particolarmente distinti nel corso della loro carriera e della loro storia. Saranno anche consegnate le Palme d'Oro al merito tecnico agli allenatori dei campioni olimpici e paralimpici. La premiazione è stata effettuata dal Ministro dello Sport, Luca Lotti, alla presenza del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. La cerimonia avrà due assistenti molto speciali: Gianluigi Buffon e Francesca Porcellato.

Lotti: "Olimpiadi in Italia? Ne riparleremo" - "Investiremo nello sport perché è importante a tutti i livelli. C’è ancora molto da fare. Quando potrà ripartire la corsa dell'Italia per le Olimpiadi? Abbiamo celebrato i nostri atleti e le società sportive, ma per i Giochi olimpici ci sarà tempo per riparlarne". Così il ministro dello Sport, Luca Lotti, a margine della cerimonia.

Malagò: "Una premiazione speciale" - "Questa è una mattinata speciale, una giornata molto importante per lo sport italiano, perché si tratta dell'appuntamento conclusivo dell'intera stagione, dove i nostri atleti hanno reso orgoglioso il Paese sul campo di gara". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, inaugura la cerimonia. "L'Italia ha figurato molto bene all’Olimpiade 2016 nonostante le molte criticità, siamo usciti da Rio a testa alta non solo nei risultati, ma anche nello stile e nel comportamento".

Malagò: "La ferita per Roma 2024" - "Sentiamo ancora addosso la ferita per il ritiro della candidatura di Roma 2024, il nostro mondo non la capirà mai". Questo il commento amaro di Malagò al ritiro della candidatura di Roma 2024. "Alla base c’è stato solo un pregiudizio, ma credo che ne siamo usciti con stile, lo hanno riconosciuto tutti, anche il Cio. Il futuro è dalla parte dello sport, in particolare quello italiano".

Napolitano: "L'Italia non può sottrarsi" - "Adesso bisogna guardare avanti, lasciando alle spalle penose polemiche. Quello che conta è un punto di principio: l'Italia non può sottrarsi a qualunque prova e sfida le si presenti sul piano internazionale, di qualsiasi tipo": lo ha detto Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, con un riferimento implicito alle polemiche per il ritiro da parte della Giunta capitolina della candidatura di Roma ai Giochi 2024.

Buffon nel ruolo di assistente - "Sono onorato di essere qua. Ci sono atleti di spessore mondiale che mi hanno fatto emozionare tanto, anche se loro non lo sanno": così il portiere della Nazionale italiana, Gianluigi Buffon, sul palco del salone d'onore del Coni nell'insolita veste di aiuto presentatore. "Mi sento un po’ a disagio - ha aggiunto - perché l'ambiente del calcio, un po’ anche per colpa nostra, 'cozza' un po’ con quello delle altre discipline". Buffon racconta il perché della sua scelta di diventare un calciatore: "Sono stato felice nella mia vita di aver scelto un gioco di squadra perché mi dà alibi, se perdo posso dare la colpa ai miei compagni – scherza il capitano della Juventus – Ma c'è anche la condivisione, è bello condividere una vittoria con gli altri", ha aggiunto Buffon.

Cairo: "Fiducia in Mihajlovic" - "Anche la Juventus ha perso 3-0 a Genova e poi ha ricominciato alla grande, noi dobbiamo fare la stessa cosa. Il nostro obiettivo rimane l'Europa, siamo a 4 punti dalla sesta pur avendo perso tre partite di fila, quindi direi che siamo molto vicini". Queste le parole del presidente del Torino, Urbano Cairo, prima di ritirare il Collare d'oro. Dopo la sconfitta per 5-3 subita a Napoli, Cairo ribadisce: "Dobbiamo mantenere la tranquillità e la determinazione che serve quando vuoi recuperare e ricominciare subito a macinare punti. Abbiamo anche vinto gare contro avversari importanti come Fiorentina e Roma, giocando alla grandissima. Credo che Mihajlovic abbia tutte le capacità per ridare la giusta motivazione e ricominciare a far bene".

Bebe Vio: "Una vita oltre lo sport" - "Il 2016 è stato bellissimo e mi ha regalato emozioni straordinarie come quelle vissute a Rio. Ma il prossimo anno il mio obiettivo sarà crearmi una vita oltre lo sport". Così la campionessa paralimpica della scherma, Bebe Vio, a margine della cerimonia di consegna dei Collari d'Oro al Salone d'onore del Coni. "L'urlo che ho lanciato dopo l'oro di Rio è stato un momento bellissimo - specifica Vio - ma ancora più bello è stato sul 44 pari della gara a squadre: quello è stato il momento più bello della mia vita in assoluto, perché lì c'era la mia famiglia. La prima Olimpiade è stata un'emozione straordinaria, auguro a tutti di poter vivere momenti così".

Zanardi scherza con Buffon - "Ogni atleta costruisce il suo momento di gloria in modo tecnico, se lo vive è l'ultimo a essere sorpreso del risultato che porta a casa e non si rende conto di quante emozioni ha regalato agli altri". Lo ha detto Alex Zanardi, olimpionico a Rio de Janeiro nell'handbike. "Io mi sono ritrovato a piangere nel vedere le ginnaste dell'artistica, di spalle lanciare la palla e calcolare il tempo giusto perché venisse ripresa nello stesso momento. Se riusciamo a scorgere il percorso compiuto da ogni atleta, ognuno di noi può sentirsi ispirato dallo sport". Poi, scherzando con Buffon, ha aggiunto: "Io capisco molto poco di calcio, ma gioco meglio a calcio oggi con le mie protesi che prima con le mie gambe. Per chi tifo? Dico Bologna, così resto fuori dai guai e me la cavo".