Quando a Sanremo c'erano le figu

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Davide Bucco

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In tre edizioni di Sanremo, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, la Panini decise di stampare un vero e proprio album delle figurine. Tra un Celentano e un Gino Paoli, ogni cantante era schedato sul modello del calciatore. Incredibile ma vero: due partecipanti nella storia del Festival sono stati anche calciatori professionisti

In attesa della finale di questa sera, una storia che arriva direttamente dall’Ariston e che pochi sportivi conoscono. A raccontarla lo storico e saggista Edmondo Anselmi, figura chiave nella storia del Festival della canzone italiana e per lungo tempo collaboratore della Panini. Sì, quella delle figurine. Mentre scava nei suoi ricordi, si emoziona: "Ci furono tre edizioni (1968, 1969, 1972) dove la Panini decise di stampare un vero e proprio album delle figurine". Ebbe subito un buon successo: trecento figurine, proprio della stessa misura e forma di quelle – più famose – dei calciatori, che hanno fatto compagnia a tante generazioni di appassionati.

Meraviglia quindi nel trovare Celentano o la doppia di Gino Paoli, piuttosto che il Pizzaballa dei cantanti, tale Mister Anima. La dedizione e lo studio di Anselmi lo portarono nel 2016 a scrivere – sempre in collaborazione con la Panini – l’Almanacco del Festival. Identico, nella forma e nei contenuti, a quello dei Calciatori che esce ogni anno e che per lungo tempo è stato, ed è, il punto di riferimento per tutti gli appassionati.

E così ogni cantante è schedato sul modello del calciatore, ogni edizione del Festival è rubricata come un campionato di Serie A oppure una competizione europea. Sfogliandolo si scopre tra l’altro che due partecipanti nella storia del Festival sono stati anche calciatori professionisti. Christian – al Festival ad inizi anni 80 - giocò infatti come terzino nella Primavera del Palermo prima di essere ceduto al Mantova dove non passò le visite mediche per un’aritmia cardiaca: un segnale del destino che lo consegnò al mondo della musica. L’altro, più recente, è un figlio d’arte: Francesco Rapetti Mogol, classe 1979 a Sanremo nel 2008, giocò portiere nel Mantova e poi nella Ternana. Fu allenato da Gigi Delneri, che con quella erre lì, avrebbe cantato bene anche sul palco dell’Ariston.