Morte Dall'Aglio, la Procura annuncia: s'indaga per omicidio colposo

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I magistrati di Modena annunciano l'indagine. ll decesso del nuotatore è avvenuto lunedì in una palestra della città emiliana. Giovedì verrà eseguita l'autopsia

Prima di 'arrendersi' alla causa naturale (ipotesi non scontata), la Procura di Modena vuole vagliare tutto sulla morte del campione di nuoto Mattia Dall'Aglio. Possibili cause, concause e, ovviamente ipotetiche, per ora, responsabilità. Può un fisico allenato da anni, e si presume proprio per questo monitorato, cedere cosi' d'improvviso? Mentre il padre del 24enne originario di Montecchio (Reggio Emilia) ripete che suo figlio "stava bene", la magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Atto dovuto per consentire l'autopsia? No, pare esserci qualcosa di piu'. Tra le mani del sostituto procuratore Katia Marino ci sarebbe gia' piu'  di un nome. Figure che, presumibilmente, hanno a che fare con la struttura dove, domenica scorsa, Dall'Aglio ha perso la vita mentre faceva sollevamento pesi.

L'autopsia

Se l'autopsia, prossima ad essere svolta alla medicina legale del Policlinico, non dovesse dare risposte assolute sulle cause del decesso (una patologia mai emersa prima, o assunzione di farmaci, tra le ipotesi), ecco che molto potrebbe dipendere, a quel punto, proprio dal luogo dove la tragedia si è consumata. Perche' se da una lato giovedì sarà dato l'incarico affinché l'equipe del professor Enrico Silingardi possa svolgere "un'autopsia con tutti i crismi" (sono parole del procuratore capo, Lucia Musti), dall'altro gli inquirenti della Squadra Mobile stanno analizzando quella palestra, accanto al comando dei vigili del fuoco di Modena di strada Formigina, dove il nuotatore che partecipò alle Universiadi 2015 in Corea del Sud si stava allenando. Palestra che è forse troppo definirla tale.

La palestra

"Una palestra deve avere varie autorizzazioni, - dice il procuratore Musti - diverse autorita' intervengono quando se ne apre una. In questo caso, si tratta di una stanza attrezzata alla buona con macchine, diciamo così. Questa stanza - prosegue il procuratore - è priva di docce ed aria condizionata. Infatti il ragazzo era entrato li' in assoluta solitudine, è stato trovato da un passante che ha visto la porta aperta. Questo 'sala macchine' è in uso ad un numero limitato di persone che vi accedono con una chiave detenuta dal bar. Quindi abbiamo piscina, 'palestra' e bar, che pare avesse anche un elenco di persone ammesse. La situazione e' complessa. Servono accertamenti non solo autoptici ma anche di ricostruzione dei fatti". Vale a dire: dentro quella struttura che "dovrebbe essere di proprietà dei vigili del fuoco, data poi in uso ad associazioni di volontariato sportive, fatto abbastanza diffuso questo", tutte le normative erano rispettate? Dall'Aglio poteva svolgere quell'allenamento, da solo, in uno spazio di quel tipo e in quelle modalita'? Il procuratore ha sottolineato più di una volta il fatto che il nuotatore non fosse con altre persone: "Pare sia entrato in quella stanza tra le 14 e le 14,30. Prima del ritrovamento potrebbero essere passate anche tre ore".

Relazione entro due mesi

Gli esiti degli accertamenti sul corpo diventeranno una relazione dettagliata nel giro di almeno due mesi e allora si capira' che cosa abbia ucciso Dall'Aglio, se effettivamente si sia trattato di un infarto. A quel punto il risultato dell'autopsia (anche gli indagati potranno nominare i loro consulenti) verrà contestualizzato al luogo della tragedia. Solo in quel momento si potrà avere un'ipotesi solida. L'Universitàdi Modena e Reggio Emilia, dove Mattia Dall'Aglio frequentava il corso triennale in Marketing e organizzazione d'impresa, si sta adoperando su sollecitazione del rettore per assegnargli la laurea alla memoria nella sessione di laurea autunnale del Dipartimento di Comunicazione ed Economia.