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Pesi, Pizzolato medaglia d'oro e record agli Europei

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L’Azzurro ha conquistato a Tirana il Titolo Continentale, per la terza volta consecutiva, mettendo anche la firma su due nuovi record del Mondo, di slancio e di Totale nella categoria 89 kg

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Nino Pizzolato re d’Europa: l’Azzurro ha infatti conquistato, a Tirana, il Titolo Continentale, per la terza volta consecutiva, mettendo anche la firma su due nuovi record del Mondo, di slancio e di Totale nella categoria 89 kg. Una gara al cardiopalma, tirata kilo su kilo con il bulgaro Nasar, argento, che dal canto suo conquista tutti i nuovi primati del mondo junior. Una gara a colpi di record, dunque, tra due avversari che già lo scorso anno in Russia si sono contesi il titolo fino all’ultima alzata. In barba alle tensioni dovute al cambio di categoria, l’Azzurro, già bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nella 81 kg è stato in grado di conquistare tre ori e di firmare i nuovi primati mondiali. Per lui 175 di strappo, 217 di slancio e 392 di totale. Argento al bulgaro Nasar con 382, bronzo al georgiano Davitadze con 369. Bronzo di slancio a Cristiano Ficco con 206 kg. L'Italia ha chiuso quindi la sua spedizione agli Europei con un bottino di 10 medaglie: 6 ori, 2 argenti, 2 bronzi.

Nino Pizzolato: "Medaglia frutto del lavoro"

 

“Sapevo che sarebbe stato necessario lottare e che avrebbe vinto il più testardo e più in gara, e oggi lo sono stato di nuovo io. Nasar è un avversario degno- le parole dell'Azzurro- gareggiare con lui è un’emozione perché ognuno tira fuori il meglio dell’altro. Queste medaglie non sono un caso: la gara non si può mai sapere come va, ma è il frutto del lavoro. La cosa importante è avere la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Andiamoci a prendere tutto quello che è nostro!”. “Nino è stato straordinario – il commento del Presidente FIPE, Antonio Urso – ma per noi non è una sorpresa. Stiamo lavorando bene con il DT Sebastiano Corbu sono mesi che ‘coviamo’ queste misure. Questi sono i risultati quando si gareggia alla pari. L’ultimo record del mondo italiano risale al 1922 e questo la dice lunga”.