Atletica, Osakue: arrestati gli aggressori, sono tre ragazzi italiani. Europei ancora a rischio

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I responsabili del lancio di uova abitano tutti in provincia di Torino e sono stati identificati grazie ad alcuni video delle telecamere a circuito chiuso di Moncalieri. Uno di loro ha confessato di aver  partecipato in almeno altre sette occasioni per "pura goliardia"

I carabinieri di Torino hanno identificato e fermato gli autori dell’aggressione a Daisy Osakue, l’atleta italiana di origini nigeriane colpita da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri (Torino) nella notte  tra domenica e lunedì scorso. Gli arrestati, tre ragazzi italiani di Vinovo, sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso; la notte dell’aggressione erano a bordo di un Fiat Doblò intestato al padre di uno di loro. L’auto è stata identificata con le telecamere a circuito chiuso nella zone di corso Roma a Moncalieri, dove è avvenuto il fatto. Il figlio dell’intestatario dell’auto, 19 anni, ha ammesso di avere partecipato in almeno altre sette occasioni al lancio di uova per "pura goliardia", scrive il quotidiano la Stampa. Per l'azzurra del lancio del martello, la partecipazione ai prossimi Europei resta in dubbio. "Ho parlato con Alfio Giomi (presidente Fidal, ndr) che mi ha detto che la partecipazione di Daisy Osakue agli Europei è a rischio", ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Lei deve fare una dose massiccia di cortisone e malgrado ci sia la possibilità dell’esenzione la quantità è troppo elevata. Quello che è successo è un fatto estremamente grave", ha aggiunto.