Jacobs pensa già alle Olimpiadi di Parigi 2024: "Con il bis sarei parte della storia"

Atletica

Il velocista azzurro ha parlato al canale olimpico dell'obiettivo Parigi 2024: "Voglio essere ricordato come il più veloce, con il bis sarei parte della storia". Poi ancora: "Devo rimanere con i piedi per terra, me l'ha insegnato Valentino Rossi". Il campione olimpico nei 100 metri piani esordirà sabato 4 febbraio a Lodz nei 60m indoor

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Marcell Jacobs è pronto all'esordio stagionale di sabato 4 febbraio nei 60 indoor di Lodz, ma l'azzurro pensa già all'appuntamento più importante del prossimo biennio, le Olimpiadi di Parigi 2024. "Voglio essere ricordato come l'uomo più veloce della Terra e anche come qualcuno che ne ha passate tante per arrivarci", ha detto la medaglia d'oro dei 100 metri piani a Tokyo 2020 in un'intervista rilasciata al canale olimpico. Intervista in cui ha affrontato anche il tema del possibile bis, perché "vincere è una fetta di storia. Vincere due volte ti rende parte della storia". Ma Jacobs è conscio che confermarsi al top non sarà certo facile. "E' ancora più difficile continuare a vincere e mantenere lo stesso livello - ha proseguito -. La pressione è sempre in aumento, ma questo è anche divertente, è bello essere solo se stessi e permettere a chi non lo vive di capire cosa significa praticare uno sport e raggiungere un certo livello".

Jacobs: "Devo restare coi piedi per terra, me l'ha detto Valentino Rossi"

Ancora Jacobs: "Parigi sarà un momento cruciale, ma non voglio andare troppo veloce o guardare troppo avanti senza godermi quello che voglio fare - ha spiegato -. Devo ricordare a me stesso che c'è ancora molta strada da fare e tenere i piedi per terra". L'azzurro ha poi confessato tutta la sua ammirazione per Valentino Rossi. "Ho guardato ogni gara MotoGP di Vale, quasi ogni settimana stavo sul divano a guardarlo, poi ho avuto modo di incontrarlo nella vita reale e ti rendi conto che è solo una persona semplice come tutti noi. Ho capito che non bisogna cambiare se vinci e diventi famoso. Lui e altri hanno riscritto la storia, ma quando interagisci con loro non trovi degli extraterrestri. Sono lì per il loro sport, ma sono molto umani ed è un piacere passare del tempo e parlare con loro", ha concluso Jacobs.