Augusta Masters 2017, Spieth e gli altri favoriti

Golf

Stefano Olivari

Spieth

L'edizione 2017 del torneo più importante del mondo ha un uomo da battere. Da tenere d'occhio, oltre al maltempo, Mickelson e il giovane Rahm, mentre l'obbiettivo di Francesco Molinari è il superamento del taglio. Tutto il torneo, dal 5 al 9 aprile, in diretta su Sky Sport 2 HD

Le storie legate al Masters di Augusta sono mille, a partire dal tornado che potrebbe rendere memorabile questa edizione per motivi extrasportivi, ma proviamo a rimanere sul golf in senso stretto. 94 i partecipanti, fra i quali il nostro Francesco Molinari, di cui 42 statunitensi, per la gara che da giovedì (forse) a domenica farà sognare tutti gli appassionati del pianeta. Una curiosità interessante è che in campo ci saranno ben 18 giocatori che il Masters l’hanno già vinto, a riprova dell’impronosticabilità del golf e anche del livellamento verso l’alto dei valori.

Niente Tiger

Togliamoci subito il dente chiamato Tiger Woods, che alla fine non ci sarà: non certo una sorpresa, ma sempre un dispiacere per tutti. Per lo sportivo più ricco di sempre, molto oltre il miliardo di dollari di patrimonio al lordo del rovinoso divorzio, il terzo Masters saltato nelle ultime quattro stagioni. Sui suoi allenamenti giungono voci contraddittorie, di sicuro durano pochissimo e Tiger pare in condizioni pessime di fisico, di tecnica e di testa. È comunque ad Augusta come rappresentante di se stesso, nel ventesimo anniversario della sua prima vittoria al Masters, nemmeno ventiduenne.

Casa Spieth

La vittoria finale e la giacca verde ce le hanno in canna almeno 15 dei 94 partecipanti, ma non c’è dubbio che i grandi favoriti siano fondamentalmente tre. Il primo è Jordan Spieth: vincitore nel 2015, ha giocato ad Augusta tre volte ed il suo peggior risultato è stato il secondo posto… esiste però anche il presente ed il presente dice che la settimana scorsa a Houston non ha superato il taglio, anche se questo è un po’ il suo modo di avvicinarsi ai grandi appuntamenti. Il secondo nome sulla bocca di tutti è quello del numero 1 del ranking, Dustin Johnson: è il primo golfista dagli anni Cinquanta ai giorni nostri ad avere vinto quattro tornei PGA di fila: l’anno scorso qui fu quarto, in generale Augusta non è il suo percorso dei sogni. L'infortunio, è caduto dalle scale, vede ancora in dubbio la sua presenza. Il terzo osservato speciale è Rory McIlroy, quarto nel 2015: questo è l’unico dei quattro major che non ha mai vinto (al massimo un quarto posto).

Outsider

Reso onore alla grandezza mancina di Phil Mickelson, tre volte vincitore ma poco in palla, non sarebbe una sorpresa la giacca verde addosso a Justin Rose, ad Adam Scott (vincitore nel 2013) o per la terza volta a Bubba Watson, ma i grandi nomi PGA sono sempre quelli. Fra gli outsider in grandissima ascesa il ventiduenne spagnolo Jon Rahm, alla sua prima apparizione, mentre il primo obbiettivo di Francesco Molinari, che torna dopo tre anni, è quello di superare il taglio, cosa che gli è riuscita in tre delle sue cinque partecipazioni.