Golf, Tiger Woods is back: "Mi aspetta un futuro radioso"

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Il nono posto conquistato all'Hero World Challenge dopo dieci mesi di assenza dal green ha ridato fiducia all'ex numero 1 del mondo: "Non ho avuto problemi, ho giocato come in allenamento". Il suo obiettivo è tornare a tempo pieno nel 2018

BUON RIENTRO DI WOODS, TRIONFA FOWLER

Lo sport mondiale ha ritrovato un protagonista che sembrava ormai perso: Tiger Woods. L'ex numero 1 del mondo è tornato alla grande nell'Hero World Challenge, chiudendo al nono posto e lasciando un'ottima impressione, dieci mesi dopo l'ultima apparizione sul green. Alle Bahamas, la 'Tigre' ha dunque passato con successo il primo test dopo l'operazione alla schiena di aprile (la quarta), che rischiava di mettere fine alla carriera dell'icona più riconosciuta del golf mondiale. Più che la posizione e lo score (280 colpi, -8, a dieci lunghezze dal vincitore Rickie Fowler), di Woods hanno impressionato tenuta fisica e qualità tecnica. Dopo aver avuto un cedimento al sabato (75 colpi, +3), il 41enne americano ha reagito nell'ultima giornata, piazzando un ottimo 68 (-4) frutto di un eagle, sei birdies, due bogeys e un double-bogey. "Sono molto soddisfatto - ha spiegato Woods al termine del torneo -. Credo che mi aspetti ancora un futuro radioso. Sapevo che ero in grado di giocare sui quattro giri, non era quello il problema". Alcuni colpi, come quello alla buca 7, hanno suscitato entusiasmo nel pubblico, tra cui spiccava un altro numero 1 come Rafa Nadal. Come lo spagnolo del tennis, anche Tiger sogna un come back da raccontare ai nipotini, ora che è precipitato alla 1199a posizione del ranking mondiale. 

"Ho sentito l'adrenalina che saliva"

L'eagle di domenica della buca numero 7 ha mostrato al mondo che Woods non ha perso i suoi colpi migliori: "Una volta accertata la mia tenuta fisica, dovevo solo verificare il mio livello di gioco, le sensazioni e il mio score - ha spiegato lo statunitense -. Sono contento perché ho giocato allo stesso livello in cui mi sono espresso negli allenamenti. Non ho avuto alcun tipo di problema, ho colpito bene. Ho sentito l'adrenalina che saliva, anche perché era molto tempo che non giocavo a questi livelli". In effetti, Tiger ha fatto la sua prima comparsa da febbraio (Dubai Desert Classic) e appena la quarta da agosto 2015. Un calvario dentro e fuori dal campo, con problemi fisici e giudiziari, che rischiava di troncare prematuramente la carriera del 'Jordan del golf', con i suoi 14 Major e i i 79 titoli del circuito in bacheca. Anche se l'ultimo successo risale al 2013...

Woods, obiettivo 2018

All'inizio di questa settimana, Woods scherzava sul fatto di essere solo un golfista da YouTube per i due figli, Samantha (10 anni) e Charlie (8 anni), troppo giovani per aver visto il padre fare il fenomeno sul green. L'intensità dimostrata alle Bahamas è straordinaria, specialmente se si pensa che l'americano ha avuto il via libera dei medici solo a ottobre. Lui, che ha dichiarato che nei momenti d'oro, giocava consecutivamente a golf per nove giorni, senza fermarsi mai. L'obiettivo adesso è quello di tornare gradualmente nel circuito dal 2018, magari scegliendo i tornei a lui più graditi, un po' come fatto da Roger Federer nel tennis nell'ultima stagione. Il percorso di Albany, con cinque buche a par 5, non è particolarmente lungo ed è il tipo di field che si incontra nel corso della stagione del PGA Tour: anche per questo, nello staff dell'americano, l'ottimismo monta. La 'Tigre' è tornata a ruggire.