US Open 2018, storico bis di Koepka. Molinari chiude 25°

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Al termine di un torneo difficile e intenso, si impone lo statunitense che realizza uno storico back-to-back dopo il successo del 2017 chiudendo a +1. Non riesce l'impresa a Francesco Molinari, 25° dopo l'ennesimo giro sopra il par

Brooks Koepka ha trovato la formula per vincere gli US Open. Lo statunitense si è imposto sul difficile percorso di Shinnecock Hills, il tutto nonostante uno score di 281 (+1), ben lontano dal -16 del 2017 a Erin Hills. Koepka è stato il più regolare su un tracciato che ha costretto la Federazione statunitense, organizzatrice del secondo major stagionale, a chiedere scusa per i tanti problemi creati ai giocatori. "Sono un giocatore conservatore e su un campo difficile come questo è una tattica che paga", ha detto il vincitore, che era partito alla vigilia dell'ultimo giro a +3, insiema a Dustin Johnson, Finau e Berger, ha dovuto lottare sino alla fine con uno scatenato Fleetwood, che ha chiuso a +2 (282) grazie a uno straordinario giro da 63 colpi (eguagliato il record del giro più basso del torneo). Nonostante un bogey alla 18, Koepka è diventato il terzo giocatore a realizzare il back-to-back agli US Open dopo Ben Hogan (1950-51) e Curtis Strange (1988-89) dal 1945 ad oggi. Con questo successo, Koepka entra nella top-5 del ranking mondiale: "E' stato molto difficile, una settimana tosta - ha detto -. In questo torneo bisogna approfittare delle opportunità, vincere qui due volte è davvero speciale. Su questo campo a volte è meglio fare dei par che un birdie". Terza piazza per Dustin Johnson (283, +3) e quarta per Patrick Reed (284, +4). Non è riuscito il miracoloso rientro nella Top 10 per Francesco Molinari. L'azzurro ha chiuso 25° a 292 (+12) grazie a un giro finale a quota 73: peccato per Chicco non essere mai riusciti a girare sotto par. Nell'ultimo giro, l'italiano è partito malissimo con tre bogey nelle prime 10 buche, per poi rimediare con tre birdie alla 12, 14 e 15 e chiudere con altri due sanguinosi bogey alla 17 e alla 18 che gli sono costate almeno una decina di posizioni in classifica.