Golf, Augusta Masters 2019: Wallace vince il Par 3 Contest

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L'inglese conquista il torneo esibizione che precede il Masters e sfida la cabala di un evento che nessuno vuole vincere: chi si impone il mercoledì, non indossa la 'green jacket'. In campo anche Chicco Molinari con moglie e figli. Il Masters in diretta esclusiva su Sky Sport Golf HD da giovedì 11 aprile

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Grande festa di pubblico e tanti sorrisi nel Par 3 Contest, la gara sul tracciato di nove buche par tre che fa da prologo al Masters, che ha convolto i giocatori con le loro famiglie. A vincere è stato Matt Wallace, che ha superato al playoff il 61enne Sandy Lyle, sfidando la cabala. Infatti il Par 3 Contest è una specie di gara maledetta, perché da quando è stata instituita nel 1960 coloro che si sono imposti non sono poi mai riusciti a indossare la ‘giacca verde’ la domenica successiva. "Lo spareggio – ha detto – è stato qualcosa di diverso dal clima di festa che c’era in campo e in quel momento ho pensato solo che volevo vincere”. E così è stato con un birdie alla terza buca supplementare: “Domenica spero di cambiare la storia” ha affermato. A suo favore c'è da aggiungere però che alcuni dei vincitori del Par 3 Contest il Masters lo hanno comunque conquistato, seppur in anni diversi. Wallace succede a Tom Watson, vincitore in carriera di otto major, che nell'edizione 2018 del Par 3 Contest, a 68 anni, è diventato il player più anziano a imporsi, superando il record precedente di Sam Snead (all'epoca 62enne quando trionfò nel 1974). 

Molinari sul green con moglie e figli

Giocatori e famiglie in campo, con Francesco Molinari che è stato accompagnato dalla moglie Valentina e dai figli Tommaso ed Emma. Grande accoglienza per Azalea Garcia, un anno, figlia di Sergio Garcia che porta il nome della buca 13 dell’Augusta National in ricordo del successo dello spagnolo nel 2017. Perfettamente a suo agio, è divenuta la beniamina indiscussa del pubblico. Con tanti campioni del presente e del passato, tra i quali Jack Nicklaus e Gary Player, non poteva mancare lo spettacolo, che è arrivato all’apice con le “buche in uno” sempre dietro l’angolo in un torneo del genere. Ne sono state realizzate quattro, che hanno portato il totale della manifestazione a 100. Autori lo stesso Matt Wallace, Mark O’Meara (due major per lui), Shane Lowry e il diciannovenne Devon Bling, che ha eguagliato il record del più giovane giocatore a siglare una “hole in one” nell’evento. Lo scorso anno andò segno dal tee anche il nipote 15enne di Jack Nicklaus, ma non era in gara.

Masters, cena con macaroni&cheese

Serata con banchetto ieri sera ad Augusta per i vincitori del Masters, tutti rigorosamente con la Green Jacket. Sorridenti, e appesantiti al termine della grande mangiata, hanno preso parte alla "Cena dei campioni", ormai una tradizione dal 1952, con il menù scelto dal campione dell'edizione 2018, Patrick Reed. Lo statunitense aveva promesso che affrontare la sfida sarebbe stata una bella impresa, ed è stato di parola nello stilare la lista: cesar o wedge salad per iniziare, e  poi una bistecca Prime Bone-In Cowboy Ribeye con alternativa di trota di montagna. E ancora: macaroni&cheese, un grande classico americano. Per poi continuare con una crema di spinaci al mais e broccoli al vapore. Come dessert: tiramisù, crema di vaniglia, creme brûlée, torta al cioccolato e cheesecake. Il tutto innaffiato da Château Montelena 2016, Napa Valley Chardonnay e Caymus Vineyards. Prima la cena e poi la classica foto di rito, con i campioni del Masters sorridenti e forse anche un po' ingrassati.