PGA Championship rinviato per coronavirus: "Lo recupereremo in estate"

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Dopo il Masters, salta anche il secondo Major della stagione: il PGA Championship, in programma dal 14 al 17 maggio a San Francisco, è stato rinviato. "Cercheremo di recuperarlo in estate", dicono gli organizzatori. Annullati altri quattro tornei, lo stop al golf durerà almeno sino alla fine di maggio. Ryder Cup, Harrington smentisce ipotesi rinvio

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Niente golf, almeno sino alla fine di maggio. E' stato infatti rinviato anche il PGA Championship, secondo Major della stagione, in programma dal 14 al 17 maggio a San Francisco. Dopo l'Augusta Masters, salta dunque un altro grande appuntamento a causa dell'emergenza coronavirus. "Visto l'evolversi della situazione, abbiamo preso questa decisione insieme alle autorità pubbliche - si legge nella nota degli organizzatori -. Abbiamo subito cercato di trovare una data alternativa al torneo e abbiamo deciso di provare a ricollocare il PGA Championship in estate, una volta che saranno garantite tutte le  misure di sicurezza". Il board del massimo circuito americano ha cancellato anche altri quattro eventi: l'RBC Heritage (13-19 aprile), lo Zurich Classic di New Orleans (20-26 aprile), il Wells Fargo Championship (27 aprile-3 maggio) e l'AT&T Byron Nelson (4-10 maggio). A rischio anche un altro torneo del Grande Slam, lo Us Open (18-21 giugno). Dopo essere stato l'ultimo sport a fermarsi, al termine del primo round del The Players Championship, adesso il grande golf è in ginocchio per via dell'emergenza sanitaria: lo stop ai tornei, per il momento, durerà fino alla fine di maggio.

Harrington: "Ryder 2020? Per ora nessuna ipotesi di rinvio"

"Settembre è lontano e per il momento non esiste nessuna ipotesi di rinvio al 2021 della Ryder Cup di golf. So che sono arrivate diverse indiscrezioni a riguardo, ma per il momento è roba inventata". Così Padraig Harrington, capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (25-27 settembre ad Heven, nel Wisconsin), risponde alle indiscrezioni del "Telegraph" che, in queste ore, ha avanzato un ipotesi di rinvio al 2021 della sfida biennale tra Europa-Usa. Già nei giorni scorsi, in un'intervista al quotidiano irlandese "Indipendent", il 48enne di Dublino si era espresso sull'argomento escludendo che l'evento potessi disputarsi a porte chiuse.