Infinito Paltrinieri. Oro anche nella 10 km fondo a Taipei

Nuoto

Lia Capizzi

Gregorio Paltrinieri, oro nella 10 km di fondo (Foto Stefano Rubaudo, Federnuoto)
paltrinieri

Altra meravigliosa gara di Greg. Alle Universiadi di Taipei, dopo la doppietta 800sl e 1500sl, l'azzurro vince pure la 10Km, la sua prima volta. Fuoriclasse anche da caimano

Gregorio inarrestabile. Vince pure da caimano nel nuoto in acque libere, fuoriclasse di razza purissima. Alle Universiadi di Taipei Paltrinieri cala il tris, dopo la doppietta negli 800sl e nei suoi 1500sl il campione olimpico detta legge pure nella 10Km di fondo, la sua prima vittoria di prestigio nel fondo. Primo al traguardo in 1h 54’ 52” davanti al tedesco Detlef Soeren Meissner, bronzo al polacco Pawel Pielowski. Una gara assai sofferta per via del caldo intenso che ha costretto gli organizzatori ad anticipare la partenza alle h 6 del mattino. Usa, Canada e Australia non ci stanno e ritirano i loro atleti, non li hanno fatti gareggiare, protestando per le condizioni al limite. Il regolamento parla chiaro, la temperatura dell’acqua non può superare i 31 gradi. Alla partenza il termometro segna 30,5 gradi quindi via libera, si può gareggiare. Paltrinieri è un neofita del fondo, ha all’attivo una sola gara ad aprile in Coppa Len a Eilat (Isr), quarto, ma il suo desiderio di cimentarsi nelle acque libere non è un capriccio. Greg ama il mare alla follia, ha imparato a nuotare in acqua salata a tre anni, trascinato dal papà Luca durante le vacanze estive. Ha pure partecipato a qualche competizione nella categoria allievi sulla distanza dei 3Km e 5Km, salvo poi decidere di concentrarsi solo sul nuoto in corsia trasferendosi a 17 anni a Ostia insieme a Gabriele Detti, agli ordini del tecnico Stefano Morini, per preparare il quadriennio olimpico verso Rio 2016. Un centro federale fiore all’occhiello del movimento natatorio azzurro, il trio Greg-Gabri-Moro negli ultimi anni ha aggiornato il libro della storia del nuoto italiano capace di dominare nel Mondo.

Da campione olimpico – e campione di tutto nei 1500sl- Gregorio ha bisogno di nuovi stimoli, ha voglia di alzare lo sguardo oltre la solita linea nera della corsia di una piscina, ha fame di cose nuove, ad ottobre si trasferirà per un anno in Australia ad allenarsi con l’amico-rivale Horton, ma prima ha chiesto di provare a gareggiare nel fondo. E chi pensa sia uno svago, si sbaglia di grosso. Il drago stilizzato, che ha scelto come disegno per la sua cuffia, non a caso è simbolo di passione e perseveranza. Paltrinieri non è tipo da improvvisare, è cattivo vero, è determinato quando si mette in testa una cosa. È la voglia matta di crederci e puntare sulla specialità dei caimani in ottica Tokyo2020. Nelle acque del bacino artificiale delle Universiadi di Taipei parte all’attacco, non vuole correre il rischio di trovarsi indietro, deve prevenire i calci e gli spintoni che sono parte integrante delle gare del fondo. E’ nel gruppetto di testa fin dal primo dei cinque giri previsti. Il brasiliano Allan Do Carmo scatta per un allungo alla boa dell’ultimo giro, sfrutta la sua notevole esperienza, ma Paltrinieri gli sta incollato, lo francobolla e poi lo supera. Taglia il traguardo con 10 metri di vantaggio, una vittoria dal peso specifico enorme. A Taipei l’azzurro è venuto proprio per testarsi nel nuoto di fondo, sondare la sua capacità di recupero, una prova generale proprio perché a Tokyo 2020 il calendario del programma olimpico sarà simile: prima 800sl e 1500sl in piscina e tre giorni dopo la 10Km in acque libere. Quando mancano 2 ore al via della gara Ferry Weertman, olandese campione olimpico della 10Km a Rio 2016 (e oro Mondiale a Budapest 2017) gli scrive su Instagram: “se hai bisogno di qualche consiglio, chiamami”. Eccola qui la risposta del poliziotto carpigiano. Quest’oro targato Universiade gli serve per capire meglio sé stesso e far capire al mondo intero che lui fa sul serio. Sempre. Dannatissimo campione, un drago anche in mare.