Nuoto: Greg cede la corona ma non la fiducia. Scozzoli argento esemplare, Cusinato fa il bis. Restivo cuore di bronzo

Nuoto

Lia Capizzi

Per Paltrinieri un argento d'onore negli 800 stile ma soprattutto un segnale di fiducia per il futuro. Nei 50 rana l’argento del ritrovato Scozzoli, esempio di sport e di vita. La Cusinato fa il bis, terribile teenager. Sorprendente il bronzo del futuro cardiologo Restivo nei 200 dorso

Europei di nuoto 2018: i risultati della penultima giornata di gare

Per Paltrineri l'onore delle armi. Cede lo scettro europeo degli 800 all'ucraino Romanchuck (7'42"96). Greg non è al 100%, vuoi per la preparazione e pure per l'influenza, ma si batte come un leone. Le sconfitte non piacciono mai a nessuno, men che meno a uno come Greg iper-competitivo. Finisce qui il suo Europeo, uno dei più difficili, un argento (7'45"12) e un bronzo ma soprattutto quel suo: "Avevo 37,6 e non stavo morendo, sono sceso in gara perchè era un dovere difendere i miei titoli" gli vale l'oro del campione che sa perdere. In un'epoca in cui ci si preoccupa di trovare scuse, di attaccarsi ad alibi, il poliziotto di Carpi è sinonimo di valore. Da settembre si rimetterà sotto, al Centro Federale di Ostia, si torna all'antica a macinare chilometri su chilometri insieme al gemello campione del Mondo Gabriele Detti, in ripresa dall'infortunio, e a Domenico Acerenza (7'51"64) che a Glasgow ha superato l'esame di maturità, sesto con il personale 7'51"65 negli 800sl. Inizia il biennio più importante, c'è Tokyo che non aspetta e le Olimpiadi 2020 sono molto più vicine di quanto si pensi, quasi dietro l'angolo. Molta fiducia per SuperGreg che dovrà però ben calibrare gli impegni con il suo sogno di qualificarsi anche nel nuoto di fondo.

Scozzoli argento esemplare, campione come pochi

È un argento che vale un romanzo quello di Fabio Scozzoli nei 50 rana. A 30 anni è tornato a livelli altissimi dopo essere passato attraverso successi - 27 medaglie tra mondiali ed europei - sconfitte, sfortune, infortuni, errori, l'oblio di quanti lo davano per finito e pure gli sponsor che l'avevano abbandonato. Dall'umilta di ripartire al risalire, a distanza di 6 anni, su un podio europeo. Dietro al supersonico Adam Peaty (26"09) Fabio Scozzoli chiude in 26"79, sono gli unici due sotto il muro dei 27 secondi. Il neo trentenne dell'Esercito deve rendere merito all'allenatore Cesare Casella, alla tranquillità di Imola dove vive, all'amore per la collega Martina Carraro, ma soprattutto deve rendere merito alla sua umiltà e cocciutaggine. Come aveva detto a Sky Sport nelle scorse settimane il concittadino Andrea Dovizioso? "Fabio c'ha le balle". Ecco appunto. Giù il cappello di fronte a Scozzoli, un esempio di campione, un campione come pochi.

Argento bis per la nuova stella Cusinato

Argento sfacciatissimo quello di Ilaria Cusinato, la 18enne padovana che non sta mai ferma, secchiona ma con mille interessi, per poco non fa il colpaccio nei 200 misti. Si porta in testa nella frazione a rana poi nell'ultima vasca a stile ingaggia un duello contro il suo mito Katinka Hosszu, Lady di Ferro del nuoto un po' arruginita e ammaccata complice il divorzio dal marito allenatore con tanto di panni sporchi messi a sventolare in pubblico. La Cusinato, tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto, migliora il suo record italiano in 2'10"25 ma si deve arrendere alla rimonta della Hosszu per soli 8 centesimi. Roba da mangiarsi le mani, pure le unghie, anzi no: quelle di Ilaria colorate di giallo sono troppo affilate, meglio non toccarle. È il secondo argento individuale per l'allieva di Stefano Morini che a settembre si iscriverà all'Università, corso di Laurea in Mediazione Linguistica. Oltre alle lingue che parla già (inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e un po' il cinese) da questo Europeo si porta a casa la definizione di stella. Le medaglie d'oro arriveranno presto perchè la Cusinato andrà a braccetto con Simona Quadarella nel ruolo di trascinatrice del nuoto azzurro da qui in futuro.

Il dorso del futuro dottore Restivo è di bronzo

Il futuro ce l'ha ben chiaro Matteo Restivo, vuole diventare un cardiologo. Da Udine, dov'è nato, si è trasferito a Firenze per studiare medicina. È al quarto anno, obbligo di frequenza, a settembre inizierà il tirocinio ma ha già iniziato a far pratica. Le ore in corsia in ospedale da alternare alle ore di allenamento in corsia in piscina. Molta stima per chi sa conciliare sport e studio ad alto livello. Il 23enne del Centro Sportivo dei Carabinieri ha un fisico mignon, è alto 1.70 metri, al cospetto dei rivali lungagnoni ma si vince prima di tutto con la testa. E Restivo ce l'ha pesante e pensante. A 23 anni il suo bronzo nei 200 dorso è la prima medaglia importante e quindi emozionante. L'anno scorso fece il botto stabilendo il record italiano nei 200 dorso, ottenendo il pass per il Mondiale di Budapest, ma subendo pure il peso delle aspettative. L'esperienza insegna a gestire le pressione, a fregarsene di tutto ciò che è negativo e superfluo. Matteo adesso sa come si fa. Non si è ripetuto, si è addirittura migliorato: il bronzo europeo lo conquista nuotando 1'56"29, nuovo record italiano. E' il migliore riconoscimento per il gruppo di lavoro della Florentia Nuoto, lui con i compagni di fatiche e sorrisi Filippo Megli e Lorenzo Zazzeri e con la guida attenta degli allenatori Paolo Palchetti e Fabrizio Vergnani.

ALTRE NEWS