Nuoto: Quadarella super, 800 d'argento. La realtà supera i desideri: "Avevo sognato un bronzo"

Nuoto

Lia Capizzi

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La 19enne romana - il 18 dicembre compirà 20 anni – sale sul podio ai Mondiali in vasca corta di Hangzhou con una prestazione eccezionale. “Ho ancora voglia di faticare e migliorare. Il mio vero obiettivo sono le Olimpiadi”. La dedica è per l’allenatore Minotti: "La popolarità dopo i 3 ori agli Europei avrebbe potuto distrarla. Mi ha confermato di essere sempre una grande lavoratrice"

QUADARELLA, ARGENTO NEGLI 800 SL

Simona la trasformista, in acqua cambia pelle e diventa un serpente velenosissimo. Si fa il regalo con fiocco doppio per i  20 anni che compirà tra cinque giorni, il 18 dicembre. Questo argento negli 800 stile ad Hangzhou è la prima medaglia mondiale in vasca corta, quella che lei odia. “Diciamo che non mi sta simpatica – sottolinea con ghigno sorridente-. Nella vasca da 25 metri ci sono le virate che mi spezzano il ritmo mentre in lunga ho margine di spazio maggiore per sviluppare la mia nuotata”.  Vale la similitudine con un GP di MotoGP, in rettilineo la Quadarella è la più veloce, ha poche rivali al mondo, mentre in curva paga la sua poca potenza nelle staccate. “Stiamo lavorando molto per migliorare le virate e la partenza”, conferma l’allenatore Christian Minotti che è emozionato al quadrato: per il risultato dell’allieva e per essere lui il destinatario della dedica di Simona. “Ma davvero ha voluto dedicare l’argento a me? Questo mi fa molto piacere, le fa onore. Abbiamo un grande legame costruito negli anni, la seguo da quando era piccola. Ovviamente è un rapporto in continua evoluzione dopo il suo exploit di Glasgow, battibecchi compresi”. Ecco, appunto, come è cambiata Simona dopo i tre ori (400, 800, 1500sl) degli Europei la scorsa estate? E’ pur sempre una teenager che ha fatto il botto di risultati, popolarità, attenzioni dei media, degli sponsor e dei tifosi. I mesi successivi ad una tale sbornia sono di solito i più delicati, mettono alla prova la tenuta mentale degli atleti più giovani.  “Certo il rischio c’era. Il suo nome e il suo viso sono diventati popolari. Ha dovuto presenziare a molti eventi che avrebbero potuto distrarla. Mi ha confermato però di essere una grande lavoratrice, ho dovuto strigliarla giusto qualche volta, non per disattenzione ma per la sua testardaggine a non curare alcuni dettagli. Quelle discussioni che fanno parte del normale rapporto tra atleta e coach. La priorità è restare concentrati. Non si vive di rendita nello sport, ogni giorno dobbiamo scrivere una nuova pagina in allenamento in piscina, costa fatica”.

Non sono cambiata, ho voglia di faticare e migliorare" – conferma la romana in forza al gruppo sportivo delle Fiamme Rosse. “Questo podio negli 800sl lo volevo tantissimo ma non ne ero così sicura. Dopo la batteria sono uscita frastornata e con qualche dubbio, avevo nuotato sciolta ma nona avevo realizzato subito quale fosse stato l’andamento della gara, trovandomi in mezzo tra la Wang e le altre. Mi ci è voluta un’analisi mirata con Christian per cercare di mettere a punto un piano tattico”.

Come da pronostico la terribile 16enne Jianjiahe Wang innesca subito la marcia, sembra essere di un’altra categoria, anche se poi cala chiudendo in 8’04”35. “In questa finale la cinese ha dimostrato di non essere disumana, di avere ancora qualche debolezza – analizza Minotti-, lei ha un personale ben più basso realizzato quest’anno in 7’59”44. Noi avevamo deciso di lasciare stare la Wang, inutile cercare di starle attaccata sprecando energie inutili. Ho detto a Simona: tieni il tuo ritmo, non preoccuparti di nessuno all’inizio, la tua gara inizia dai 300 metri in poi, lì devi iniziare a vedere come posizionate le altre”. Piano d’attacco perfettamente rispettato. La Quadarella ai 350 metri si porta in seconda posizione e inizia a tenere d’occhio soprattutto l’americana Lea Smith che ha nella volata un’arma pericolosa, per poi lasciarla dietro di 72 centesimi al tocco della piastra. Una prestazione monstre in 8’08”03, sbriciola di oltre 5 secondi (!) il suo precedente personale (8’13”41). “Non ci credevo nemmeno io. – confessa la fuoriclasse tesserata per il CC Aniene – Non avevo mai vinto un argento in una grande competizione, speravo al massimo in una medaglia di bronzo. Ieri notte ho sognato di essere sul gradino più basso del podio nuotando in 8'09''. La realtà supera i desideri, la sua è la migliore prestazione italiana in tessuto dietro solo al record italiano di Alessia Filippi (8’04”52) del 2008, quando erano in vigore i super costumi in poliuretano. “Il crono di Simona è eccezionale”, analizza il coach. “Rispetto alla batteria ha abbassato la frequenza all’inizio per poi cambiare ritmo. Quando riesce a innescare i meccanismi aerobici diventa devastante. Ha consapevolezza di essere un’atleta di alto livello, fin qui ha già raccolto un bottino importante”. A meno di 20 anni la Quadarella è già andata a medaglia in tutte le competizioni tranne che…alle Olimpiadi. “L’obiettivo è Tokyo, certo. Inutile nasconderlo. Deve arrivarci  con la stessa cattiveria di adesso”, conclude Minotti.

Dopo la cerimonia di premiazione e l’antidoping, la romana torna in acqua per 600 metri di defaticamento. Poi via di corsa a prendere l’ultimo autobus delle 23.30 locali (le 16 italiane). “No no, ma quale festa. Domani mattina presto ho le batterie dei 400 stile. Spero di riuscire a trovare ancora aperta la cucina in hotel per cenare! Poi subito a letto, divido la stanza con Elena Di Liddo”. Non è che nei 400sl ci scappa la sorpresa come a Glasgow? “Piano piano, il podio nei 400 sarà molto difficile…”, mette le mani in avanti lei. “Sarebbe come vincere al Superenalotto”, esagera Minotti. Abbiamo capito, niente proclami o previsioni, testa bassa e pedalare. L’umiltà di un’atleta e di un tecnico che hanno appena iniziato a scrivere un pezzo di storia del nuoto.