Nuoto, il dorso di Margherita Panziera: "Paura addio, ora so quanto valgo"

Nuoto

Lia Capizzi

Un talento cristallino con la paura di gareggiare: “A volte l’ansia era talmente alta che mi impediva di respirare”. Grazie all’aiuto di uno psicologo la 23enne veneta è finalmente sbocciata. Medaglia d’oro agli Europei 2018 nei 200 dorso e miglior crono stagionale del 2019. Laureata in Economia, adora il mondo fiabesco di Walt Disney: Margherita si sente una principessa, dentro e fuori dall’acqua

Ha cambiato idea, per fortuna ci ha ripensato. A 18 anni, con la maturità in tasca, la studentessa Margherita meditava di abbandonare il nuoto per dedicarsi esclusivamente allo studio. In testa aveva l’idea di trasferirsi da Montebelluna a Padova per iscriversi all’Università, in dubbio tra le facoltà di Medicina o Ingegneria. I mondi possibili, le sliding doors, treni con destinazioni diverse. Nel 2014 Margherita Panziera ha deciso improvvisamente di trasferirsi a Roma e di continuare a nuotare, mettersi alla prova. Sin da piccola ha scelto il dorso come stile, la gioia di poter nuotare a pancia in su, gli insegnamenti del primo allenatore Bane Dinic, storico scopritore di talenti, con tutto il mondo del nuoto incuriosito dalle prospettive future della ragazzina veneta longilinea, elegante ma timidissima.

A Roma la Panziera ha trovato una seconda famiglia nel Circolo Canottieri Aniene, un mondo a misura di protezione: la foresteria dell’Aquaniene, una camera da letto con vista sulla vasca all’aperto da 50 metri, a 100 passi la struttura con piscina coperta, palestra e bar ristorante. Un nuovo ritmo di allenamenti, due al giorno, sotto la guida dell’allenatore Gianluca Belfiore. Talento ne ha sempre avuto da vendere, c’era però la necessità di perfezionare la tecnica, curare ogni singolo dettaglio. Non è stato un processo automatico, Margherita si è adattata immediatamente alla vita di atleta fuori sede ma le sue potenzialità faticavano ad emergere, c’era qualcosa che la bloccava. La paura. I minuti che precedevano ogni gara diventavano quasi un incubo, l’ansia la assaliva al blocco di partenza, le impediva di respirare, la mandava in confusione totale. Che peccato, in molti pensavano, il talento non va d’accordo con la sua testa. Sbagliato. Avevano sottovalutato la determinazione della veneta tesserata per le Fiamme Oro. Il team Aniene l’ha supportata con l’aiuto di uno psicologo, un lavoro certosino per allontanare certi fantasmi, cercare mentalmente di visualizzare ogni singola gara come fosse una normale sessione di allenamento. Et voilà, come d’incanto Margherita è sbocciata. Ad aprile del 2018 infrange lo storico muro del minuto nei 100 dorso, prima italiana a scendere sotto i 60 secondi, ad agosto agli Europei di Glasgow zittisce le avversarie conquistando l’oro con un tempo monstre, 2’06”18, record dei campionati. Due anni prima, a Rio, lo stesso crono le sarebbe bastato per salire sul podio olimpico.

Il successo e la conseguente attenzione mediatica, il corteggiamento degli sponsor – è appena diventata testimonial Geox - non l’hanno snaturata. Le pressioni sono aumentate ma la dedizione e la serietà della poliziotta veneta restano immutate. Dieci giorni fa a Madrid ha stampato il miglior crono mondiale del 2019 nei suoi 200 dorso (2’07”12). Continua a spaziare pure nei 200 stile con il sogno di realizzare una staffetta 4x200sl competitiva insieme alla Divina Federica Pellegrini e alla fuoriclasse Simona Quadarella. Il viaggio di Margherita prosegue deciso verso i Mondiali in Corea del prossimo luglio con destinazione finale a Tokyo nel 2020.

Lo studio non lo ha mai abbandonato. Campionessa ma pure secchiona, merito dell’educazione di papà Tiziano e mamma Stefania. Lo scorso ottobre ha discusso la tesi di laurea triennale in Economia, ora è iscritta alla Luiss, laurea magistrale in Marketing. Da ansiosa a vincente, da timida a consapevole. La trasformazione di Margherita coincide pure con una esplosione di femminilità. La ragazza veneta finalmente sa di valere. La nuova consapevolezza in acqua viaggia parallelamente alla sua autostima personale. Ha uno dei sorrisi più splendenti del nuoto mondiale, una eleganza innata, in alcune occasioni adora sfoggiare un look da principessa, la sua camera da letto è un trionfo del genere Walt Disney tra pelouche, cuscini, copriletto a tema. Margherita e il suo mondo, potente e fiabesco.