Sci: è morta a 102 anni Celina Seghi, fu bronzo mondiale nello slalom nel 1950

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Giovanni Bruno

Giovanni Bruno

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Lutto per lo sci italiano: a 102 anni è morta Celina Seghi, pioniera del movimento femminile. Fu bronzo in slalom speciale ai Mondiali del 1950 ad Aspen e conquistò 37 medaglie nei campionati italiani

Ha fatto l’ultima discesa , l’ultima pista…l’ultima degli abetonesi, Celina Seghi. La prima grande e magnifica Signora dello sci o delle nevi fate voi. A noi serve il ricordo di un personaggio assolutamente particolare e bello. Chiuse la carriera nel 1956 vincendo poco a livello internazionale ma vinse quegli allori che all’epoca erano considerati più di un mondiale o di una Olimpiade: Arlberg-Kandahar, combinate di discesa e slalom nelle località più belle ed esclusive come Murren o Chamonix portandosi a casa la prestigiosa K di diamanti. Altro che Giochi anche se partecipò a quelli del 1948, senza medaglie e rabbia per il quarto posto. Un mondiale lo vinse ma non venne mai riconosciuto quello di Cortina del 1941 a cui parteciparono solo le potenze dell’asse e quindi mai omologato. Poco importa lei che aveva vinto tanto da ragazza tanto da dover gareggiare anche con gli uomini…era l’epoca che attraversava la guerra e dove le fanciulle gareggiavano con il foulard in testa ed un tocco di rossetto sulle labbra. Celina, cresciuta tra i faggi dell’Abetone, il giorno 6 marzo del 1920, qualche mese prima di Zeno Colò altro memorabile mito delle nevi toscane ma all’anagrafe fu registrata due giorni dopo perché il papà di Celina fu bloccato in casa da una micidiale nevicata e non poté recarsi al comune di Cutigliano. Memorabili le sue sciate proprio con Zeno, facevano tutto insieme come anche le gare ed una volta a Forche canapine Celina batté il suo compaesano che tornato all’Abetone fu messo davanti al camino con un lavoro a maglia visto che era stato battuto da una donna, altri tempi…ma che tempi. Ve ne sono mille di racconti su Celina, donna indomabile… a 90anni volle ancora fare l’apripista al suo adorato Pinocchio, gara di ragazzini che lei adorava e poi eccola giù con il parapendio…mai ferma come pure le sue passeggiate mai meno di 5 chilometri ogni santo giorno anche con lo scoccare dei 100. Ora la sua rossa chioma e il suo fisico minuto e dal dolce sorriso e quella cadenza toscana allieteranno nuovamente il clan degli abetonesi  nei cieli dello sci…Zeno Colò, Paride Milianti, Vittorio Chierroni e Gaetano Coppi…  faranno posto tra le nuvole alla Signore delle Nevi, Ciao bella Signora, Ciao Celina ti volgiamo bene.