Joshua vs Klitschko, sale l’attesa per il match dell'anno

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Lia Capizzi

Joshua vs Klitschko (Foto Getty)

Cifre pazzesche, tre corone in palio e, soprattutto, 90mila spettatori allo stadio di Wembley: un match che è già storia ancor prima di essere combattuto. La diretta sabato su Fox Sports Plus

Un giro d’affari intorno ai 45 milioni di sterline e, davanti alla Tv, milioni di spettatori in tutto il mondo. C’è soprattutto il ring a cielo aperto a Wembley, la casa del calcio inglese prestata alla boxe per un match che è l'evento dell'anno. Uno scontro generazionale: i 41 anni dell’ucraino Wladimir contro i 27 anni del britannico Anthony. Ma l’età per la famiglia Klitschko è sempre stata solo un dettaglio, lo dimostra il fratellone maggiore Vitali, “Dr Iron”, che fino a 40 anni ha combattuto per poi buttarsi in politica: attualmente è il sindaco della città di Kiev. Wladimir ha ancora sete di pugni, anche se non combatte da 16 mesi quando rimediò la prima sconfitta in 11 anni, da Tyson Fury, la quarta di tutta una carriera fatta di 64 vittorie. Scordatevi di vedere pugni sul tavolo, minacce, offese o robe simili: i due nemici sono amici, sorridono, si rispettano troppo, tre anni fa si sono pure allenati insieme.

Per noi italiani Joshua è il pugile che ha tolto a Roberto Cammarelle l’oro olimpico a Londra 2012, verdetto discutibile bollato dai più come una “grande ingiustizia”. Da allora Joshua è diventato professionista, imbattuto in tutti e 18 gli incontri, tutti prima del limite, è una macchina da KO. Ha un passato da scavezzacollo, ha dovuto indossare per qualche settimana il braccialetto elettronico, ha passato qualche notte in cella per possesso di cannabis, fino a quando a 18 anni, tardissimo, grazie ad un cugino ha scoperto la boxe. La sua è stata una esplosione immediata, nel giro di 18 mesi ha iniziato a combattere, è diventato un campione e ora è pure un bravo ragazzo. Vive ancora con la mamma Yeta, al suo primo allenatore ha regalato una fuoriserie, vuole essere un esempio per i bambini, sempre disponibile per selfie e autografi, si definisce l’uomo del popolo. In palio ci sono ben tre cinture, WBA, IBF e pure IBO, rimasta senza padrone dopo la squalifica di Fury precipitato nell’abisso della cocaina e della depressione.
Una folla da brividi. La Football Association, proprietaria dello stadio, ha accolto la richiesta della capienza massima. Saranno 90 mila gli spettatori a Wembley, un match che è già storia ancor prima di essere combattuto.