Anthony Joshua: "Copio Cristiano Ronaldo per allungare la mia carriera"

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Il pugile britannico, che sabato a Wembley difende le sue quattro corone iridate, cita CR7 come modello di longevità: "Ha il fisico di un ragazzo di 21 anni, bisogna saper preservare il corpo". Il promoter: "Non pensa più a macchine e donne"

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In un giorno difficile, come quello post Valencia dove ha ricevuto il suo primo cartellino rosso in carriera in Champions League, Cristiano Ronaldo può consolarsi: Anthony Joshua, che sabato a Wembley affronta l'ucraino Alexander Povetikin per difendere le sue quattro corone iridate in un match che si preannuncia spettacolare, ne copia gli allenamenti per allungare la propria carriera. A confermarlo è stato proprio il 28enne pugile britannico, campione mondiale WBA, IBF, IBO e WBO, durante una conferenza organizzata dal proprio sponsor tecnico: "Dal test atletico che ha fatto Cristiano Ronaldo è emerso che ha il fisico di un ragazzo di 21 anni, anche se ne ha 33, il che significa che devi saper preservare il tuo corpo", ha spiegato il detentore delle quattro corone dei pesi massimi. Quando CR7 ha svolto le visite mediche con la Juventus lo scorso luglio, lo staff medico bianconero rimase sbalordito nel trovare un fisico di un ventenne su un uomo di 33, con appena il 7% di massa grassa e di questo la metà di massa muscolare. Il britannico aveva già citato un paio di calciatori nel 2015, quando ricordava che i suoi metodi di allenamento erano simili a quelli dei giocatori brasiliani: "Il mio modo di fare boxe, con tanta spinta sulle gambe, è uguale a come i brasiliani imparano a giocare a calcio - disse -. Se guardiamo a Pelè o Ronaldinho, vediamo che avevano equilibrio, stabilità a forza dovuto al fatto di giocare molto sulla sabbia, fin da bambini". 

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Non solo calcio, però, nella mente e nei metodi di allenamento di Joshua: anche Pacquiao, Mayweather e Lomachenko hanno influito nel suo modo di fare boxe: "Sembra strano, perchè stiamo parlando di pugili della vecchia scuola - ha detto AJ -, ma sto imparando a gestire la mia vita. Quando ho visto il documentario su Manny, ho capito che bisogna allenarsi quando il corpo è pronto per farlo. Idem per  Mayweather e Lomachenko. Ho provato a seguire la stessa strada e devo dire che è andata molto meglio. Può sembrare che ti alleni meno, ma non è vero: ti alleni meglio". Entusiasta anche il suo promoter, Eddie Hearn: "Quando gli scienziati della Under Armour lo hanno analizzato, hanno controllato qualunque cosa, anche il suo modo di dormire - ha spiegato il manager -. Ora Joshua è ossessionato dall'obiettivo di migliorare se stesso e la sola cosa che ha in mente è ottimizzare la sua performance e non permette a niente e a nessuno di influire sulla sua preparazione: ha molte più persone che lo seguono in vari ambiti, non pensa alle macchine, alle donne o ai gioielli e le corse mattutine sono finite, adesso Joshua dorme fino a quando non si sveglia".