Volvo Ocean Race, Francesca Clapcich: "Ecco qual è la mia giornata tipo in mare"

Vela

La velista triestina, che sta partecipando alla Volvo Ocean Race a bordo di Turn the Tide on Plastic, racconta i ventuno giorni trascorsi in mare: "Sto vivendo un'esperienza incredibile"

Dopo oltre 7.500 miglia di navigazione, tutti i team della Volvo Ocean Race hanno raggiunto Città del Capo, concludendo la seconda tappa che era iniziata a Lisbona. "Per me è stata la prima volta: un'esperienza meravigliosa" - ha dichiarato Francesca Clapcich, l'italiana a bordo di Turn The Tide on Plastic - "Siamo partiti da Lisbona con più di 30 nodi di vento, ma poi abbiamo iniziato la discesa verso Città del Capo. Ci sono stati dei momenti in cui eravamo più vicini al Brasile che all'Africa". Ventuno giorni in mare, ventuno giorni di convivenza: "C’è un clima bellissimo a bordo, siamo sorridenti e ci aiutiamo a vicenda. Siamo un bel gruppo e veniamo trattati tutti allo stesso modo. Il rapporto si sta consolidando tappa dopo tappa: siamo molto giovani e quindi anche inesperti rispetto ad altri". Francesca Clapcich racconta qual è la giornata tipo: "C'è un sistema di turni: lavoriamo 4 ore e poi riposiamo per altre quattro durante le quali mangiamo (cibi liofilizzati da preparare con l'acqua), dormiamo e lavoriamo all'interno della barca". E sulla prossima tappa verso Melbourne che partirà il 10 dicembre: "Sarà difficile, con freddo e vento forte".

Sensibilizzare il pubblico e stimolare un comportamento responsabile nei confronti dell'intero ecosistema marino con piccole azioni quotidiane. E' questo l'obiettivo di Sky Ocean Rescue, Media Partner di Turn the Tide on Plastic: "A bordo abbiamo una macchina che ci fornisce i dati dell'acqua, come la temperatura e quelli sulle plastiche presenti negli oceani. Pensiamo che i dati ottenuti non siano molto buoni: abbiamo raccolto molta plastica. Stiamo distruggendo l'ambiente ed è per questo che cerchiamo di portare avanti un messaggio importante: è colpa nostra e dobbiamo risolvere il problema".