Basket, playoff: Milano batte Capo d'Orlando ed è in semifinale

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Pietro Colnago

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Grazie al successo ottenuto in trasferta per 77-62, la squadra di repesa chiude la serie con Capo d'Orlando sul 3-1 e accede alla semifinali scudetto, dove ora incontrerà Trento. Macvan il miglior marcatore di Milano con 15 punti, gli stessi di Archie di Capo d'Orlando

IL TABELLINO

Dopo aver perso gara 1 Milano trova il ritmo dei playoff, vince tre partite in fila, di cui due in trasferta,  e chiude i quarti con Capo d’Orlando. 62-77 il risultato di gara 4 che l’Olimpia indirizza fin dall’inizio sui binari a lei più congeniali: la coppia Pascolo-Raduljica imperversa nell’area dei siciliani per il primo break e quando a loro si aggiungono anche Macvan e Abass da lontano ecco il 12-24 del primo quarto. Nel secondo l’Orlandina continua a litigare con il canestro e Milano ne approfitta con il solito Raduljica, questa volta affiancato da Mc Lean, per allungare fino al +17.

Secondo tempo

Capo d’Orlando non sembra avere più energie, nella ripresa la tripla di Simon vale il +21 milanese e la partita sembra non avere più significato anche se Capo d’Orlando non vuole congedarsi dai propri tifosi senza lottare: Archie fa suonare la sveglia, Ivanovic e Berzins lo seguono  e il parziale di 15-4 riporta l’Orlandina a -11, che diventa poi -8 nel quarto periodo dopo un altro minibreak  firmato dal solito Archie. Milano è costretta a  rimettersi a giocare: la tripla di Macvan è una  liberazione che vale la partita e la serie: Milano va in semifinale dovrà vedersela con Trento.

Le parole di Repesa

Così Coach Jasmin Repesa “Vorrei ringraziare tutta la gente di qui per dell’ospitalità. Abbiamo notato grande sostegno nei nostri confronti. Capo d’Orlando ha fatto una stagione straordinaria, bravo Coach Di Carlo: da allenatore esperto posso dire che loro avevano talento ma sono stati allenati bene. Siamo riusciti a finire la serie qui e in un’atmosfera calda in tutti i sensi non era facile. Ma ho detto ai ragazzi che sarà difficile vincere lo scudetto se ogni gara va vinta due o tre volte. Sul più 22 dovevamo chiuderla invece di farli tornare a meno otto. Abbiamo sette giorni per preparare la semifinale contro una squadra che da tre mesi è la migliore e va considerata al livello delle favorite. Trento è molto dura, fisica e atletica. La cosa importante è correggere alcune cose. Ad esempio a Milano abbiamo subito troppi punti in transizione e qui in situazioni di hand-off e subito la loro aggressività a rimbalzo d’attacco. Nei playoffs i canestri facili sono decisivi perché dopo poco tutti si adattano, conosconp gli schemi e le tendenze. Così vince chi segna canestri facili in contropiede o a rimbalzo”.