Basket, Serie A: super Gentile trascina la Virtus Bologna. Venezia torna vincere

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Una fase di Varese-Virtus Bologna (Foto Twitter @LegaBasketA)
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L'azzurro protagonista del successo delle Vu Nere a Masnago dopo un overtime con 32 punti, suo career-high in Serie A. Cremona batte Brindisi, sempre più ultima in classifica, mentre la Reyer interrompe con Sassari un filotto di sei sconfitte di fila tra campionato e coppa. Risale Cantù, che batte Pesaro 92-73

SERIE A, RISULTATI E CLASSIFICA

MILANO-BRESCIA, IL TABELLINO

VARESE-VIRTUS BOLOGNA, IL TABELLINO

CREMONA-BRINDISI, IL TABELLINO

VENEZIA-SASSARI, IL TABELLINO

CANTU'-PESARO, IL TABELLINO

Il Basket Day regala grandi emozioni. Dopo il successo di Milano al fotofinish sulla capolista Brescia, tocca alla Virtus Bologna espugnare il parquet di Varese 90-85 dopo un supplementare nella 12a giornata di Serie A. A Masnago gli uomini di Ramagli assistono al Santo Stefano di grazia di Alessandro Gentile, che chiude una partita in formato NBA confezionando il suo career-high in campionato da 32 punti con 12/17 da due, due triple (compresa quella nel finale di overtime che ha chiuso i conti), 6 rimbalzi e altrettanti falli subiti. L'ex capitano dell'Olimpia Milano ha vissuto la sua miglior giornata da giocatore delle Vu Nere al termine di un match complicato, che la squadra di Ramagli ha dovuto rivincere dopo il miracolo da tre di Wells nel finale dei regolamentari che ha prolungato lo sforzo fino al supplementare, dominato da Ale e da un Pietro Aradori da 17 punti e 10 rimbalzi. Per Varese (4-8 in classifica), che in pratica abbandona le speranze di qualificazione alle Final 8 di Coppa Italia, inutili i 17 punti di capitan Ferrero e i 18 di Okoye. La Virtus (6-6) prosegue la sua serie positiva, che la vede vincente in tre delle ultime quattro partite. Supplementare anche a Venezia, dove i campioni d'Italia interrompono una striscia di sei sconfitte consecutive tra campionato e Champions, battendo 82-80 all'overtime la Dinamo Sassari, trascinati dai 17 punti di Haynes, autore dei liberi della vittoria. La Reyer aggancia così Torino al quarto posto (8-4 il record). Bene anche la Vanoli Cremona di coach Meo Sacchetti, che batte 92-83 Brindisi grazie ai 31 punti di Johnson-Odom (7/10 da tre), con i pugliesi sempre più ultimi in classifica. Nei due anticipi di sabato, Torino ha battuto nettamente Reggio Emilia per 87-64, mentre Trento ha espugnato il parquet di Pistoia con il punteggio di 86-79. 

Openjobmetis Varese - Virtus Segafredo Bologna 85-90 (d.t.s)

L'inizio della Virtus, priva di Lafayette, è impeccabile: le Vu Nere doppiano a rimbalzo i padroni di casa, Ale Gentile è un fattore in attacco (6 punti con soli 2 tiri) e Bologna scappa 6-13 al 7'. A dare la scossa a Varese, senza Waller, ci pensa capitan Ferrero, che segna la tripla del primo vantaggio di casa, prima che Aradori riporti i bianconeri avanti 14-17 al 10'. La squadra di Ramagli abusa del tiro dalla lunga (11 conclusioni in 13'), ma ha ragione visto che scappa 20-25 con il grande impatto dalla panca di Lawson e Umeh (10 punti in due). La partita va a strappi, così Varese si trova avanti 27-25 al 15' con un parziale di 7-0 firmato Cain-Ferrero. Ale Gentile si carica sulle spalle l'attacco della Virtus (12 punti all'intervallo) e riesce a contenere la sfuriata della formazione di coach Caja, che va all'intervallo lungo avanti 38-36. Bologna trova punti da un Baldi Rossi ispirato e prova a scappare sul +5, ma la terza tripla del match di Okoye ridà la parità a quota 43 al 23'. Le due squadre proseguono a bracetto e arrivano all'ultimo mini riposo sul 55-51. Varese fa la voce grossa sotto le plance, ma la Virtus non molla di un centimetro e resta in partita più per orgoglio che per merito tecnico-tattico (57 pari al 33'). Ferrero esce bollente dalla panca e riporta la Openjobmetis con la testa avanti (66-63 al 36'), ma un Ale Gentile scatenato e la prima tripla del match di Aradori fanno mettere la freccia ai bianconeri (66-68 al 37'). Il capitano varesino esce per 5 falli nel finale, mentre l'ex Olimpia Milano domina sui due lati del campo (69-72 al 39'). La persa di Avramovic a 30" dalla fine e i liberi di Slaughter e Aradori sembrano mettere il sigillo alla vittoria degli ospiti (71-74), ma Wells non è d'accordo e a 10" dalla fine segna la tripla del 74 pari che manda tutti all'overtime dopo l'errore sulla sirena di Ale Gentile. Nel supplementare si segna con il contagocce: Aradori prende per mano la Virtus con cinque punti consecutivi, Varese domina a rimbalzo d'attacco (79 pari al 43'). Gentile lascia il segno anche nell'overtime con 7 punti di fila, compresa la tripla dall'angolo che chiude i conti per l'85-90 finale, regalando una vittoria fondamentale per la Virtus, che prosegue la sua corsa verso le Final 8 di Coppa Italia.

Vanoli Cremona - Happy Casa Brindisi 92-83

Cremona comincia al rallentatore: non bastano le prodezze di uno scatenato Johnson-Odom per restare in scia a Brindisi, a caccia della sua prima affermazione in trasferta di questo torneo (16-23 al 10'). L'ex playmaker di Cantù apre la scatola pugliese nel secondo parziale, facendo ciò che vuole in attacco (21 punti all'intervallo lungo) e trascinando la squadra di coach Sacchetti a un incredibile parziale di 31-9 che produce il 47-32 con cui le due squadre vanno al riposo. Decisiva la precisione dei padroni di casa nel tiro dalla lunga (8/14 contro l'1/8 degli ospiti), nonostante i 14 punti di un ottimo Lalanne per l'Happy Casa. La squadra di coach Sacchetti continua a bombardare da oltre l'arco (11/24 al 30'), mentre Moore (18 punti) guida la mini riscossa brindisina, che con un parziale di 7-0 riapre di fatto il match (65-56). Cremona non riesce a scappare, con la squadra di Vitucci che con Giuri trova addirittura la tripla del 77-71 al 35'. Sono il solito Johnson-Odom (31 punti alla fine con 7/10 da tre) e Martin (16 punti e 5 rimbalzi) a regalare un successo per 92-83 che tiene attaccata la Vanoli al treno per l'ottavo posto. Niente da fare per Brindisi (40 punti dalla coppia Moore- Lalanne), al quarto ko di fila e sempre più ultima in classifica con il desolante record di 2-10.

Umana Reyer Venezia - Banco di Sardegna Sassari 82-80 (d.t.s.)

I campioni d'Italia, reduci da 6 sconfitte consecutive tra campionato e Champions, hanno qualcosa da dimostrare: l'avvio sprint da 11-0 regala importanti e confortanti risposte a coach De Raffaele e a tutto il Taliercio. Sassari, che non perde in Serie A da un mese e mezzo, segna il primo 'gol' con Polonara dopo oltre 5', non riuscendo mai a dare fluidità al proprio attacco ad eccezione di Bamforth. Dall'altra parte Haynes e Watt fanno male, fino al 21-10 del primo intervallo breve. Pasquini cala l'asso della zona, ma Sassari paga dazio in attacco (0/5 dalla lunga) e non riesce a riavvicinarsi (25-14 al 13'). I sardi però sono duri a morire e con un parziale di 7-0 firmato Planinic mettono il fiato sul collo alla Reyer (25-21 al 15'). De Raffaele rimette in campo i carichi da 90 Haynes e Watt (10 punti e 6 rimbalzi) e torna ad accumulare un tesoretto piuttosto rassicurante all'intervallo lungo (36-27 al 20'). Anche la Reyer si mette a zona, vista la pessima serata sassarese al tiro da tre (1/11), riuscendo a mantenere un buon vantaggio (45-35 al 25'). Randolph (14 punti) si mette in partita con un paio di giocate e riporta Sassari a -3, con la squadra di Pasquini che entra nell'ultimo periodo sotto di appena 4 lunghezze (55-51 al 30'). La Dinamo continua la sua guerra con il ferro dalla lunga (2/16), ma Venezia non scappa, forse vittima del braccino (57-53 al 33'). Peric sale in cattedra pur senza segnare con continuità (64-59 al 36'), con Sassari che accorcia fino al -1 a 2' dalla fine sfruttando due palle perse consecutive della Reyer. Jones è un fattore sotto i tabelloni e regala la parità a quota 65 a 90" dalla sirena, Peric, Randolph, Haynes e Bamforth non sbagliano dalla lunetta e mandano la sfida all'overtime (69-69). Nel supplementare si segna praticamente solo dalla lunetta: nel finale decidono Haynes (17 punti, 7 assist e i liberi del sorpasso a 8'' dalla fine) e la palla persa di Bamforth (25 punti) per l'82-80 finale

Red October Cantù-Victoria Libertas Pesaro 92-73

Cantù conquista due punti preziosi con cui risalire la classifica, fino a un ottavo posto che tiene aperta l'opzione play off. I primi due quarti della gara viaggiano sul testa a testa con un sorpasso di Pesaro all'8' (11-14) e con i canturini che vanno avanti grazie alle giocate in contropiede di Culpepper. Nel secondo quarto, fino al 15', Cantù fatica. L'assenza di Thomas pesa a rimbalzo, Pesaro rigioca più palle in attacco ed è aggressiva in difesa. Ma Cantù trova punti dalla distanza e al 16' è 31-24. Pesaro si tiene aggrappata grazie alle incursioni di Moore (top scorer della gara con 28 punti al tabellino). Il primo tempo si chiude con Cantù avanti di 6 lunghezze (38-32), nel secondo con una tripla di Smith acquista il massimo vantaggio (45-34 al 22'). Pesaro prova a reagire, ma la storia non cambia nella terza frazione, con i padroni di casa in totale controllo (61-45). Nel finale Cantù incrementa il vantaggio e al 35' si porta a + 22 (78-56).