I ragazzi di coach Sacchetti lottano sin dalla palla a due, restano a contatto per quasi mezz’ora, ma alla fine si arrendono contro un avversario più attrezzato e completo. Non bastano i 26 punti di un super Gallinari, i 15 di Belinelli e i 13 di Hackett. Letali per gli azzurri i 31 punti di un sontuoso Bogdan Bogdanovic. La Serbia chiude al primo posto il gruppo D, l’Italia è seconda e sfiderà Spagna e Porto Rico per provare a conquistare l’accesso ai quarti di finale
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Italia-Serbia 77-92
ITALIA: Belinelli 15, Biligha 0, Datome 5, Gallinari 26, Hackett 13, Abass 5, Brooks 2, Della Valle 0, Filloy 0, Gentile 11, Tessitori 0, Vitali 0
SERBIA: Bogdanovic 31, Jokic 15, Jovic 11, Lucic 2, Milutinov 4, Bircevic 0, Bjelica 5, Guduric 0, Marjanovic 6, Micic 6, Raduljica 12, Simonovic 0
Sono stati sistemati dei ventilatori a bordo campo per cercare di eliminare la condensa sul parquet di Foshan: nel pre-partita si sono lamentati sia Bogdanovic che Hackett con i responsabili della FIBA
Tutto pronto per la sfida tra Italia e Serbia: la gara decisiva per decidere chi chiuderà il gruppo D al primo posto: la gara in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena con commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina
Gli azzurri sono reduci da due vittorie comode contro Filippine (108-62) e Angola (92-61)
Successi che hanno garantito all’Italia l’accesso alla seconda fase del mondiale e soprattutto di ottenere un pass per il torneo preolimpico in vista di Tokyo 2020
Il miglior realizzatore contro l’Angola è stato Marco Belinelli: grazie ai 17 punti messi a referto è diventato il quinto all-time per punti realizzati in azzurro – LE PAROLE DI BELINELLI
L’episodio più controverso della partita è il tentativo di testata subito da Alessandro Gentile nel finale da parte di Leonel Paulo – QUI IL VIDEO DELL’EPISODIO
Un gesto commentato anche da Flavio Tranquillo nel post-partita: “Una motivazione in più per Gentile” – IL PUNTO DI TRANQUILLO
Questi invece gli highlights e il racconto della partita vinta senza troppi problemi contro l’Angola – LEGGI IL RESOCONTO
Una vittoria arrivata grazie all’applicazione difensiva (mostrata soprattutto nel primo tempo): secondo Belinelli infatti nella ripresa l’ItalBasket ha mollato la presa sul match, un lusso che gli azzurri non possono permettersi – LE PAROLE DEL N°3 AZZURRO
Coach Sacchetti invece non ha dubbi: “Quello raggiunto dall’Italia era l’obiettivo minimo, adesso bisogna pensare alla Serbia” – IL COMMENTO DEL COACH AZZURRO
Due successi che hanno garantito all’Italia di accedere al secondo girone, in cui incroceranno le migliori due squadre del gruppo C (quello comandato al momento dalla Spagna di Marc Gasol e Ricky Rubio)
La Serbia invece è arrivata al mondiale come una delle squadre favorite per la vittoria
La Serbia è l'unica squadra, tra quelle presenti al Mondiale e già affrontate dall'Italia, con cui gli azzurri non hanno mai vinto in partite ufficiali: 6 precedenti, 6 sconfitte, inclusi scontri diretti nelle ultime 4 edizioni di EuroBasket
Il roster della squadra balcanica è forse il migliore dell’intera competizione, guidato sotto canestro da Nikola Jokic
Nei due impegni contro Angola e Filippine, la Serbia non ha dovuto spingere più di tanto sull’acceleratore: nonostante quello però sono arrivate due vittorie rispettivamente con 46 e 59 lunghezze di margine
Quella contro l’Italia quindi è il primo vero test anche per i balcanici
Nei due precedenti dell’ultimo mese in amichevole, Boban Marjanovic e compagni hanno dimostrato di poter dominare sia sotto canestro che sul perimetro contro gli azzurri
I 126 punti segnati dalla Serbia nell’ultima partita contro le Filippine sono il massimo segnato da una nazionale europea dai 130 punti della Spagna contro la Corea nel 1990
L’Italia ci prova, la Serbia si è dimostrata più forte. È la sintesi più semplice ma anche quella più efficace per raccontare quanto successo nell’ultima partita del girone a Foshan, dove la squadra di coach Djordjevic ha lentamente ma inesorabilmente battuto quella di Sacchetti per 92-77. Una partita divertente per almeno due quarti e mezzo e sicuramente combattutissima, forse fin troppo: dopo aver chiuso il primo tempo sotto di otto lunghezze, gli azzurri erano riusciti a riportarsi a contatto sul -2 grazie a una tripla di un eccellente Danilo Gallinari (26 punti per lui alla fine). Poi la Serbia ha cominciato a macinare basket procurandosi viaggi in lunetta a ripetizione, specialmente con Miroslav Radulijca che ha chiuso con un tabellino particolarissimo: 12 punti frutto esclusivamente di tiri dalla lunetta (12/13) in 7:39 sul parquet. Il suo contributo ai liberi è risultato decisivo nel momento più difficile della Serbia, che nel resto della partita ha mostrato un livello di gioco strabiliante (15 assist su 17 canestri nel primo tempo, 24 su 27 alla fine) grazie alla coppia di fenomeni Bogdan Bogdanovic-Nikola Jokic, autori rispettivamente di 31 punti (10/21 al tiro di cui 6/11 da tre per un’altra prova da MVP del torneo) e di 15 punti con 6 rimbalzi e 4 assist.
Non bastano Gallinari e Belinelli: venerdì è già dentro o fuori
Questo non toglie nulla alla grande prestazione degli azzurri, guidati nel primo tempo da un Marco Belinelli da 11 punti (15 alla fine pur con 2/6 dalla lunetta) e da un continuo Danilo Gallinari, a cui è mancata solo un po’ di precisione ai liberi (7/10 all’interno del 22/30 di squadra) per essere semplicemente perfetto nel suo match da 26 punti. Insieme a loro buone le prove anche di Daniel Hackett (13 punti) e Alessandro Gentile (11 pur con 2/6 al tiro) per una squadra che ha finito per pagare i difetti che tutti conoscono: gli scarsi centimetri (35-27 la lotta a rimbalzo a favore dei serbi, con 13 rimbalzi offensivi concessi) e le 17 palle perse forzate dalla difesa avversaria. Ora l’Italia prepara le valigie e vola a Wuhan, dove già venerdì si gioca una partita da dentro o fuori: vincere contro la Spagna è il passo più importante di una qualificazione ai quarti da conquistare poi contro il Porto Rico, tutto ovviamente in diretta sui canali di Sky Sport.