La squadra di un dominante Luis Scola da 28 punti e 13 rimbalzi supera anche i transalpini in una sfida condotta dall'inizio alla fine. Un successo conquistato con esperienza, energia e cuore contro una squadra più talentuosa e atletica, condannata a disputare la finale per il bronzo contro l’Australia. La sfida per la medaglia d'oro tra Argentina e Spagna invece è domenica 15 settembre alle 14 in diretta su Sky Sport Arena
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SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO, ARGENTINA KO
LA FRANCIA RIMONTA E SI PRENDE IL BRONZO
Argentina-Francia 80-66, il tabellino
ARGENTINA: Brussino 2, Caffaro 0, Campazzo 12, Deck 13, Delia 6, Fjellerup 0, Gallizzi 2, Garino 0, Laprovittola 7, Redivo 0, Scola 28, Vildoza 10
FRANCIA: Albicy 3, Batum 3, De Colo 11, Fournier 16, Gobert 3, Labeyrie 8, Lacombe 0, Lessort 2, M’Baye 4, Ntilikina 16, Poirier 0, Toupane 0
Essere sotto solo di tre lunghezze per una Francia così imprecisa e impacciata è davvero un affare
Altri due liberi per i transalpini, che grazie ai viaggi in lunetta hanno rosicchiato parte dello svantaggio
Ultimo minuto di gioco nel primo quarto: possesso Argentina
Fournier di talento segna il bersaglio del -5
Super difesa Argentina, palla recuperata! L'intensità dei sudamericani è clamorosa
Alla sirena finale Manu Ginobili – spettatore d’eccezione a bordocampo al fianco di Kobe Bryant – si è alzato subito a bordo parquet per abbracciare in lacrime Luis Scola. Il suo amico, compagno di tante battaglie ed eroe della semifinale appena vinta dall’Argentina. Trentanove anni e non sentirli: è lui a dettare il rimo del match contro Rudy Gobert e giganti molto più giovani e atletici dell'ex giocatore NBA. Alla sirena finale sono 28 punti e 13 rimbalzi per Scola, un professore nei pressi del ferro attorno al quale tutto il gruppo argentino costruisce una vittoria che ha il sapore del capolavoro. Campazzo segue a ruota con 12 punti, sette rimbalzi e sei assist, Deck ne aggiunge 13 e un’intensità che va ben oltre qualsiasi riferimento dettato da un tabellino. Luca Vildoza è maestro nell’approfittare delle ingenuità dei francesi, che restano intrappolati nella rete degli argentini e non riescono a mettere il naso avanti per 40 minuti. Una partita sulla carta favorevole ai transalpini, interpretata però in maniera pessima sin dalla palla a due. La Francia si affida fin troppo al talento offensivo di Evan Fournier, che chiude con 16 punti e 17 tiri tentati, e ha pochissimo oltre a un positivo Frank Ntilikina da 16 punti. È lui uno dei pochi a salvarsi in una gara da dimenticare per i ragazzi di coach Collet: rimasta a corto di fiato contro l’energia degli argentini, la Francia come la Serbia è stata costretta ad alzare bandiera bianca. Festeggiano dunque Luis Scola e compagni: domenica 15 settembre alle 14 la finale per l’oro, un’impresa sportiva storica che va ben oltre i confini dell’Argentina e della pallacanestro.