Basket, Bologna vince gara 2 contro Milano: il commento

L'ANALISI

Pietro Colnago

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La Virtus vince la battaglia ai rimbalzi, trova in Shengelia l'uomo del destino e, in mezzo ad una serie da far scrocchiare tutte le ossa, si porta sull'1-1 con gara 3 e 4 da giocare al Forum di Assago

VIRTUS-OLIMPIA, GARA-5 LIVE

Dall’altra parte dell’oceano, dove sono esperti in queste cose, si dice che una serie di playoff non comincia fino a quando una delle due squadre non vince in trasferta. Ecco, allora quello per lo scudetto tra Bologna e Milano è cominciata…prima di cominciare. Con la vittoria in gara 1 l’Olimpia, oltre a ribaltare il fattore campo, ha anche costretto in qualche maniera la Virtus a fare i conti con se stessa. Ma in America si dice anche: “Mai sottovalutare il cuore di un campione”, e la Virtus di campioni sul parquet può metterne più di uno. Una volta neutralizzata la connection offensiva Chacho-Hines fatta di pick and roll veloci e devastanti, la Virtus si è trovata con una certezza in più e, anche se le percentuali, in gara 1 come in gara 2, non sono state certo incredibili, ha concentrato le sue forze a vincere la battaglia ai rimbalzi per avere seconde opportunità. Poi, come al solito, la ferocia fisica è stata sempre lì a fare capolino, e gli scontri proibiti dal regolamento ma non dalla mentalità dei giocatori hanno reso il tutto ancor più avvincente

Toko Shengelia guida la Virtus Bologna

Milano che scappa all’inizio con il solito Shields non preoccupa troppo la Virtus, che deve certo fare i conti con un Shengelia battezzato dalla difesa milanese sull’arco da dove sbaglia 4 volte in fila, ma riesce per la prima volta nella serie a mettere in ritmo Weems e soprattutto a dare al Beli spazi e lucedi cui Marco approfitta per mettere i tiri pesanti del sorpasso. Nulla di decisivo, certo, perché da senatore navigato qual è, Datome pareggia i conti all’intervallo, ma qualcosa di nuovo si respira nell’aria della Segafredo Arena. E’ il famoso “mai sottovalutare etc. etc.” che la Virtus concepisce come: “Andiamo dal nostro leader”. E siccome di campione si tratta, Toko Shengelia, risponde presente: chissenefrega di tutto gli errori già fatti, quello che conta è quello che si deve ancora fare. E allora canestri in entrata, anche il tiro da tre punti che saluta come un gol al mondiale, e 7 punti di vantaggio.

LA CRONACA

Bologna pareggia i conti con Milano in gara 2

Il 75-68 finale vale l'1-1

Ma parlando di campioni e soprattutto, campioni con l’idea fissa di tentare di chiudere la porta della serie, Milano chiama a raccolta tutti i suoi: Melli, fino a quel punto della serie un po’ nascosto, Hall, sempre attivo quando si tratta di approfittare senza forzare, poi ancora Datome e poi ancora il Chacho. Ma è troppo importante per la Virtus andare sull’1-1 e allora Shengelia decide di mettere la firma sotto il trattato di tregua. Il 75-68 finale vale l’1-1 e serie che ora diventa al meglio delle cinque partite con Milano che ne ha tre da giocare in casa, a cominciare dalle prossime due. Ma questo è un particolare che interessa solo gli statistici, non certo Scariolo e Messina, non certo i giocatori che ora pensano, oltre che a leccarsi le ferite e recuperare fisicamente, agli aggiustamenti difensivi ma anche offensivi per strappare un punto alla volta. Perché la serie è già cominciata. Eccome.