Aylesbury, spogliatoio troppo piccolo: squadra retrocessa

Calcio
Lo spogliatoio dell'Aylesbury FC
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Cambiano le regole della Football Association, anche per i dilettanti. Il primo club a pagare il fatto di non avere una struttura e degli ambienti a norma è il piccolo Aylesbury FC, che non è riuscito a ristrutturare in tempo il proprio spogliatoio

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Le nuove regole imposte dalla Football Association, la Federazione calcistica inglese, cominciano a mietere le prime vittime, anche a livello dilettantistico. Tra queste c’è lo sfortunato Aylesbury FC, club che milita in settima divisione, la cui storia ha già fatto il giro dell’Inghilterra. La piccola società, infatti, è destinata alla retrocessione in ottava divisione per non essere riuscita a mettere a norma le proprie strutture. In particolare è lo spogliatoio ad aver creato problemi: secondo quanto annunciato dalla FA, infatti, per essere considerato regolare questo non deve essere più piccolo di 18 metri quadri, grandezza che ha sostituito i 12 metri quadri obbligatori fino a poco tempo fa. Non essendo in grado di soddisfare questo requisito e non avendo più tempo per avviare e completare eventuali lavori di ristrutturazione e ampliamento dello spogliatoio esistente, l’Aylesbury FC si trova dunque ora nei guai. La Federazione inglese dallo scorso ottobre aveva sollecitato diversi club dilettantistici affinché potessero farsi trovare pronti in vista dell'entrata in vigore di questa nuova normativa (cambiamento annunciato dal 2014, ndr). Inoltre, secondo quanto riportato dalla BBC, ai club era stata data la possibilità di richiedere un finanziamento fino al 70% per qualsiasi lavoro di ristrutturazione volto a soddisfare questi requisiti, attingendo da un fondo creato appositamente. L’Aylesbury FC non ne ha però approfittato e ora pagherà con la retrocessione questa mancanza.