Champions League Africa, dopo il caos Var: la finale Espérance-Wydad si rigiocherà

Calcio
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Invalidata la vittoria dell'Espérance Tunis, che aveva sollevato la Champions League africana vincendo a tavolino contro il Wydad Casablanca: la squadra marocchina si era rifiutata di continuare a giocare per problemi tecnici al Var. La CAF ha deciso che il match verrà ripetuto in campo neutro e a porte chiuse

VAR NON FUNZIONA: ESPÉRANCE CAMPIONE A TAVOLINO

Tutto da rifare: Espérance-Wydad alla fine si rigiocherà. La finale di ritorno della Champions League africana, organizzata dalla CAF, verrà disputata nuovamente, dopo il caos relativo al malfunzionamento del Var che ha caratterizzato il match dello Stade Olympique de Radès, vinto dalla squadra di casa a tavolino. La Coppa alzata dal club tunisino è stata dunque invalidata: il match con i marocchini del Wydad Casablanca, che si erano rifiutati di continuare a giocare per via del supporto tecnologico difettoso, verrà ripetuta in campo neutro. Lo ha annunciato il presidente della Federazione africana Ahmed Ahmed, il quale ha annunciato che “il ritorno della sfida avrà nuovamente luogo altrove, in Egitto, a porte chiuse”. In aggiunta, è stato preso un duro provvedimento nei confronti del presidente dell’Espérance, Hamdi Maddeb, che è stato squalificato per due anni per le minacce allo stesso Ahmed e per le pressioni di annullare la partita e quindi proclamare la sua squadra tunisina campione d’Africa.

I fatti

Dopo aver pareggio 1-1 nel match di andata in Marocco, Espérance e Wydad si sono ritrovate allo Stade Olympique de Radès per disputare la sfida di ritorno. La squadra di casa è passata in vantaggio al 41' grazie al gol di Belaili; al quarto d'ora della ripresa i marocchini hanno trovato la rete del pari con El Karti, annullata però dall’arbitro Gassama, che, su segnalazione dell’assistente, ha segnalata il fuorigioco. Qui è cominciato il caos: i giocatori del Wydad hanno infatti chiesto al direttore di gara di andare a rivedere l'azione al Var (il gol era valido ndr), ma il supporto tecnologico è risultato difettoso. A quel punto i giocatori della squadra di Casablanca si sono rifiutati di continuare a giocare, generando una serie di proteste e l’interruzione della gara. Dopo un’ora e mezza di stop, è arrivata la decisione a sorpresa: Gassama ha decretato la fine della partita e ha assegnato la vittoria a tavolino all’Espérance. La scelta ha innescato grandi polemiche: a sua difesa, la società tunisina  ha pubblicato un post sui social per sottolineare come il Var fosse difettoso già prima del fischio d'inizio ed entrambi i capitani delle due squadre ne erano stati informati. La decisione della CAF, ora, ribalta nuovamente tutto: la finale si rigiocherà.