Draxler-Story: crescita e crisi. Rilancio al Psg?

Calcio
Julian Draxler, giocatore del Psg, con la maglia della nazionale tedesca
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Julian Draxler al Psg è già uno dei più importanti trasferimenti del mercato di gennaio. Il tedesco cerca fortuna in Francia, dopo stagioni altalentanti e 17 mesi da dimenticare al Wolfsburg

Nascita, crescita… calo. La storia di Julian Draxler si racconta così, come fosse scritta al contrario. Dulcis all’inizio, un po’ meno alla fine. E si parla campo, sia chiaro. Perchè fuori, a veder bene, le cose sembrano andare diversamente: più le prestazioni si appiattiscono, più il suo valore tende a crescere. Sembra assurdo, ma non lo è: basti pensare che appena un anno e mezzo fa il Wolfsburg lo ha preso dallo Schalke per 35 milioni - beffando la Juve all’ultimo - e oggi il Paris Saint-Germain lo ha riacquistato per sei milioni di più. Nel mezzo, quasi il nulla: 8 gol in 45 partite e tanti capricci.

Draxler su, Draxler giù - L’esordio a 17 anni con lo Schalke è stato una delizia: giocate di classe, numeri d’alta scuola. In poche parole: gioiello. E le tante aspettative nei suoi confronti hanno probabilmente contribuito a una discontinuità che sarebbe da lì a poco diventata una delle croci della prima parte della sua carriera. Draxler su, Draxler giù. Da aggiungersi a uno stato di cronica insofferenza che lo ha troppo spesso accompagnato dopo la definitiva affermazione in Bundesliga. Uno dei motivi dell’addio allo Schalke, nell’agosto del 2015, si può ricondurre proprio a questo. A proposito: doveva essere Juventus, poi è stato Wolfsburg (chiamato a sostituire De Bruyne): “Voglio restare in Germania”. E così è stato.

Una foto pubblicata da Julian Draxler (@draxlerofficial) in data:

Wolfsburg: il pentimento - Gli ultimi 17 mesi sono stati di gran lunga i peggiori della carriera di Draxler. Non solo per i numeri di cui abbiamo parlato sopra, ma anche per l’evidente mediocrità dimostrata in campo. Spesso fuori dal gioco, sempre scuro in volto: mal di pancia alla tedesca. Finito addirittura fuori rosa nelle ultime settimane. A Wolfsburg nulla è andato per il verso giusto, ma a salvare la stagione sono state (in parte) le prestazioni con la nazionale. All’Europeo, con Löw, diversi sprazzi del ‘vecchio’ Julian. Che sono serviti a convincere il Psg che fosse giusto puntarci. E spenderci, soprattutto.

Monsieur Draxler - 42 milioni di euro, questa la cifra sborsata dal club parigino per strapparlo dalla Germania: in carriera non ne era mai uscito. Ma c’è di più: sarà il terzo più pagato della squadra, dietro Thiago Silva e Di Maria. 10 milioni a stagione e cinque anni di contratto (il terzo quinquennale firmato in pochi anni) potrebbero essere la ricetta del rilancio. Questo spera Al-Khelaifi; questo spera soprattutto Unai Emery. Draxler cerca il rilancio e la Ligue1 può essere il terreno giusto per farlo. Mal di pancia permettendo. A la française.