Cori razzisti a Balotelli, la replica del Bastia

Calcio
Mario Balotelli, attaccante del Nizza
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Dopo le accuse di cori razzisti rivolte da Mario Balotelli ai tifosi del Bastia, il club francese risponde ufficialmente all'attaccante del Nizza: "Siamo stupiti, nessuno ci ha comunicato nulla". La Lega calcio francese apre un’inchiesta

Il Bastia replica a Balotelli - "E' normale che a Bastia facciano il suono della scimmia e "uh uh" per tutta la partita? E' normale che la commissione disciplinare non dica nulla? Allora il razzismo è legale in Francia? O Solo a Bastia?, uno sfogo che ha fatto il giro del mondo. Cori razzisti contro Mario Balotelli, l’attaccante del Nizza che punta il dito contro il pubblico (e non solo) del Bastia con un messaggio lanciato attraverso il proprio profilo Instagram. Italia, Francia, mondo del calcio in generale: polverone che non conosce confini. Con tanto di inchiesta aperta dalla Lega Calcio francese. Ma il Bastia non ci sta e, attraverso un comunicato ufficiale, prende posizione: "Siamo stupiti, nessuno ci ha comunicato nulla. Così ci fa un torto il nostro club si mantiene a disposizione affinché sia fatta luce su questo tipo di comportamenti per natura stupidi e inaccettabili", si legge nella nota.

Il comunicato del Bastia – Ecco il testo integrale della nota pubblicata dal Bastia che prova a far luce sui cori razzisti denunciati da Balotelli: "Dopo mezzogiorno un messaggio postato su un social network da Mario Balotelli secondo cui quest'ultimo avrebbe subito durante tutto l'incontro tra Bastia e Nizza dei versi di scimmia provenienti dai tifosi di casa, ha provocato una stigmatizzazione verso il nostro club e il pubblico del Furiani. Non avendo in alcun momento constatato nulla, né essendo stati informati, tanto dagli arbitri quanto dai delegati o da alcun membro del Nizza di un qualsiasi incidente di questo tipo è con stupore che il nostro club ha appreso di queste accuse a posteriori, che portano un torto considerevole all'immagine dello Sporting nel suo insieme. Da sempre – si legge nella nota - legato ai valori fondamentali del rispetto, il SCB sa ciò che deve ai giocatori di tutte le origini che hanno indossato e che indossano i nostri colori. Prendendo atto del comunicato della LFP che annuncia l'apertura di un'inchiesta, il nostro club si mantiene a disposizione affinché sia fatta luce, in maniera irrefutabile e non equivoca, su questo tipo di comportamenti per natura stupidi e inaccettabili".