Ribery nel ciclone, pagò il Bayonne per far giocare il fratello

Calcio
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Il fantasista del Bayern è nell'occhio della critica non solo per essere stato additato tra i responsabili dell'allontanamento di Carlo Ancelotti dalla guida tecnica dei bavaresi. Un libro dell'agente Cristophe Huteau lo accusa di aver versato 40mila euro nel 2010 al Bayonne per ingaggiare il fratello François

Ormai è da qualche giorno uno dei personaggi del calcio più chiacchierati. Non solo per le sue performance in campo, nemmeno solo per i suoi atteggiamenti che, secondo la stampa tedesca, avrebbero contribuito all'allontanamento di Carlo Ancelotti dalla guida tecnica del Bayern Monaco. Questa volta, ad attaccare l'attaccante francese è un libro dell'agente Cristophe Huteau, "Mes secrets d'agent", che racconta una vicenda assai discutibile: nel 2010 Franck Ribery pagò il Bayonne per ingaggiare suo fratello François.

Huteau racconta che nel 2010 il giocatore del Bayern ha pagato il Bayonne, in quell'anno nella "National" (la terza lega del calcio francese) per acquisire le prestazioni di suo fratello rimasto senza squadra dopo il fallimento del Calais. L'informazione è stata confermata da Jean Pierre Mainard all'epoca dirigente del club. La somma versata da Ribery è stata di 40mila euro al club, con i quali il Bayonne ha garantito un salario mensile da 2.500 euro al fratello più spese e alloggio. Nonostante questo sforzo, François Ribéry, spesso infortunato, disputà, in quella stagione, sole tre partite.