Ranieri: "Nantes come il Leicester? Ottimo inizio, ma niente paragoni"

Calcio
Claudio Ranieri, allenatore del Nantes (Getty)
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"Niente confronti col Leicester, ma in allenamento vedo le stesse cose". L'allenatore romano si racconta così sulla Gazzetta dello Sport: "Europa League? È presto per dirlo. Poi su Balotelli, Verratti, Conte e l'Italia..."

Sempre lui, sempre Claudio Ranieri. Pronto a stupire ancora col suo Nantes, terzo in Ligue 1. Guai, però, a fare qualche paragone col Leicester dei miracoli: "Succede una volta nella vita". Anche se questo terzo posto fa ben sperare, come gli allenamenti dei suoi ragazzi: "Vedo concentrazione, intensità, determinazione, attenzione al dettaglio per migliorare come a Leicester. Europa League? È presto per dirlo. Lo scorso anno il Nantes ha vissuto una stagione double face: male nel girone d’andata, molto bene nel ritorno. Ora va dato il massimo. Poi vediamo. Dopo il Leicester tutti ci provano, pensando che se andò bene a noi, può riuscirci chiunque. È un bello spirito, se ne guadagna in spettacolo". Queste le sue parole alla Gazzetta.

"Tatarusanu l'ho chiesto io"

E ancora: "Dobbiamo migliorare in fase di non possesso e possesso. Sono stato il primo a parlare di Nantes all'italiana. Ai miei ragazzi ormai chiedo non solo di essere tattici come gli italiani, ma anche di metterci un po’ di champagne. Cominceremo a divertirci con la squadra al completo, liberata da certi timori. Per ora sono soddisfatto. I giocatori mi seguono al 100%, rimediamo agli errori e in attesa di creare più occasioni, è importante che i pochi gol servano per vincere". Sull'arrivo di Tatarusanu dalla Fiorentina: "Avevo chiesto espressamente lui e il centrale Pallois - dice Ranieri - preso dal Bordeaux per consolidare la difesa".

"Juve macchina da guerra"

Qualche difficoltà per il Lille di Marcelo Bielsa: "Sono il primo a esserne sorpreso. Ero convinto fosse una squadra destinata a traguardi importanti. È la più giovane di Ligue 1 (meno di 23 anni di media, ndr) e, pur seguendo Bielsa, non riesce ad esprimere il gioco richiesto, per mancanza di esperienza. Psg? Solo loro possono perdere il campionato, ma è già successo lo scorso anno, con il Monaco che ha fatto una grande stagione.Il Psg è stato costruito per arrivare fino in fondo in Europa, ma in Champions a volte serve un pizzico di fortuna nei momenti importanti". La Juve può battere il Psg? "I bianconeri sono una macchina da guerra che può mettere in difficoltà chiunque. La Roma sta cambiando pelle con nuovi giocatori e Di Francesco. Al Napoli manca magari un po’ di fortuna - ammette - ma Sarri sta gestendo bene la rosa, con un buon turnover, anche per Hamsik. Spero arrivino pronti in primavera".

"Spero che Balo torni in Nazionale"

Su Verratti: "Marco dovrebbe stare più tranquillo e sereno. È un campione e ormai ha l’età giusta per frenare i suoi slanci giovanili". Ranieri parla così del ritorno di Balotelli in Nazionale: "Penso che Ventura lo segua comunque. Balotelli sta finalmente dimostrando il suo valore. Mi auguro possa tornare in Nazionale perché è un giocatore di grande qualità e l’Italia ne ha bisogno. Con lui a volte si è esagerato, magari per episodi che in fondo possono fare quelli della sua età". Ranieri commenta l'esonero di Ancelotti: "Benvenuto nel club! Scherzi a parte, non conosco i dettagli, ma forse Carlo ha messo fuori certi elementi per farli reagire. L’ha pagata con la panchina, ma sul lungo periodo penso che il Bayern vada rifondato come quando certi giocatori restano troppo a lungo e non hanno più la stessa motivazione".

"Nostalgia? Sono un cittadino del mondo"

Nessuna nostalgia per Ranieri: "Da quando nel lontano 1997 sono andato in Spagna mi sono sentito cittadino europeo e del mondo. Per me è importante far bene le cose. Il Paese non conta. E poi a Nantes si vive bene". Poi sul possibile addio di Conte al Chelsea: "La Premier rimane il top e non sono così convinto della sua nostalgia. Forse si aspettava un mercato diverso, ma Abramovich da qualche anno non fa più spese folli. City e United invece hanno fatto grandi acquisti, immagino che per Antonio sia più faticoso combattere su più fronti".