Bolt, test antidoping dopo i gol in amichevole. La reazione: "Ma fate sul serio?"

Calcio

L'ex sprinter, oggi aspirante calciatore, infastidito dal controllo a sorpresa a cui è stato sottoposto dopo l'amichevole con la maglia dei Mariners in cui ha segnato i suoi primi gol. "Perché me lo fanno se ancora non ho firmato nessun contratto?"

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"Ma fate sul serio?". La reazione di un allibito Usain Bolt sta facendo il giro del web, dopo che l'ex-sprinter (oggi preferisce che si parli di lui come calciatore) ha postato su Instagram la notifica del test antidoping a sorpresa a cui si è dovuto sottoporre dopo l'amichevole giocata con la maglia dei Central Coast Mariners (serie A australiana) in cui peraltro tra trovato i suoi primi gol da professionista.

"Ragazzi, come sapete mi sono ritirato dall’atletica leggera e ora sto cercando di diventare un calciatore professionista, ma guardate qui", scrive Bolt. "Come è possibile che io debba fare un test oggi? Non sono ancora un calciatore professionista. Ma fate sul serio?". E non ha tutti i torti, considerando che lui, con il suo nuovo club, ha finora disputato solo amichevoli volte a convincere la dirigenza a dargli una possibilità. Nessun contratto firmato, nessuna partita ufficiale. Perché allora i controlli antidoping?

Se l'è chiesto anche Bolt, anzi, spiega: "Ho chiesto alla signora che mi ha fatto le analisi, ‘Perché mi fate un test antidoping quando non ho ancora firmato per nessuna squadra?’ e lei mi ha detto che le hanno spiegato che sono un atleta d’elite e che quindi dovevo sottopormi ai controlli". Un "benvenuto" nel mondo del calcio che a Bolt, atleta mai risultato positivo in tutta la sua carriera nell'atletica e sempre schierato nella lotta contro il doping, non è piaciuto affatto. Vedremo se, andando avanti, scoprirà altri aspetti della vita da calciatore che lo infastidiranno...