Argentina, derby di Rosario? Si gioca senza tifosi a Buenos Aires con 100 poliziotti presenti

Calcio
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In programma giovedì per i quarti di finale della Coppa Argentina, il Clásico Rosarino ammetterà rigorosissime misure di sicurezza: si giocherà a porte chiuse e a 300 chilometri di distanza all'Estadio Grondona dove è di casa l'Arsenal Sarandí. Non mancheranno invece le forze dell'ordine a bordocampo per sedare eventuali disordini tra giocatori e panchine

GIOCANO 12 CONTRO 11, L'ARBITRO NON SE NE ACCORGE

Da questa città iniziò la storia di Ernesto Che Guevara, rivoluzionario che trova un parallelo nel mondo del pallone con i concittadini Ángel Di María e soprattutto Leo Messi. Loro come Marcelo Bielsa, rosarino doc e cuore Newell’s dove ha giocato, allenato e lasciato più di un pezzo di cuore. Ecco perché il derby di Rosario è una questione particolarmente sentita anche per El Loco: "A Buenos Aires una sconfitta nel derby viene smorzata dall’estensione della città, esiste sempre un luogo nel quale nascondersi. A Rosario invece lo sconfitto non conosce pace: possono venirti a cercare sotto il letto per prenderti in giro". Nessuno si sorprenda quindi come la sfida di giovedì tra Newell’s Old Boys e Rosario Central, quarti di finale della Coppa Argentina, abbia incontrato incredibili misure di sicurezza per prevenire tensioni e violenze.

Difficile gestire la passione nel Clásico Rosarino soprattutto quando è fissato di sera, appuntamento da non perdere tra i tifosi Lebbrosi (Newell’s) e le Canaglie (quelli del Central) dai tanti incidenti nella storia del confronto: due i morti a referto dopo la sfida nel 2014 vinta dai gialloblù, precedente che non concede sconti nel derby. Come riportato da Marca, l’Aprevide (organo dipendente dal Ministero della Sicurezza nella provincia di Buenos Aires) ha imposto la disputa del match nella Capitale ovvero a 300 chilometri di distanza. Una prima disposizione seguita dall’obbligo di giocare a porte chiuse: "Si doveva giocare a Rosario, a Santa Fe o a Rafaela, tuttavia nessuno si è messo d’accordo e gli organizzatori ci hanno chiesto se avremmo accettato di ospitare il Clásico a Buenos Aires e a porte chiuse". Fari puntati quindi sull’Estadio Grondona che solitamente ospita le partite dell’Arsenal Sarandí, sobborgo di Avellaneda nella provincia della Capitale argentina. Tutto risolto? Manco per idea: nonostante l’assenza delle due tifoserie, è previsto uno schieramento delle forze dell’ordine pari a 100 unità. Poliziotti chiamati a sedare eventuali disordini nel corso del match, risse tra giocatori o panchine che non sono mancate in passato. Saranno loro quindi gli unici spettatore di un derby surreale nel nome della sicurezza.