Copa Libertadores, "Ho lasciato la mia fidanzata per River-Boca" e tutte le altre follie da Superclásico

Calcio

Fidanzate, lavoro, viaggi interminabili e trasferte di gruppo. Scontri in famiglia e una passione smisurata per River o Boca. As ha raccolto le più clamorose testimonianze dei tifosi argentini (e non) in vista della super sfida del Bernabeu

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Cristian e Andrés, ma anche Joaquin dall’Australia e Daniel dall’Israele. Con loro Lucho, che non si perde mai una partita del suo Boca, il francese Lionel e Gonzalo, tifoso xeneizes in viaggio per Madrid col fratello German, che però tifa River. Manca sempre meno alla partita più importante della storia del Sudamerica e le follie dei tifosi argentini (e non) in vista della super sfida del Bernabeu sono clamorose. In Spagna As ne ha voluto fare una raccolta: chi ha lasciato la fidanzata e chi ha speso un intero stipendio per la sua squadra del cuore, fino a viaggi lunghissimi in rappresentanza dell’intero fan club estero. Casi di autentica “malattia” per il calcio. Anzi, per il fútbol.

Lavoro e fidanzata? Meglio il Boca

Il primo tifoso di cui As raccoglie la testimonianza si chiama Cristian, passione Boca ai limiti della follia. Esserci prima di tutto: “Il giorno stesso che si è iniziato a parlare di una possibile finale al Bernabeu ho comprato il volo per Madrid. Sono stati giorni di tensione fino all’ufficialità ma alla fine tutto è andato bene”. Ma non benissimo: “Mi sono lasciato con la mia fidanzata, ho mollato il trasloco di casa e anche il lavoro per andare a vedere il Boca. Sono malato”. E non è certo l’unico.

Un viaggio lungo un giorno

Dopo di lui? Joaquin dall’Australia e Daniel dall’Israele sono altri grandi esempi di calcio e di amore spassionato. Il primo vive in Australia ma il cuore è rimasto in Argentina: “Dopo neanche due mesi che sono arrivato a Sydney abbiamo creato un fan club anche qui. Ora siamo parecchi - confessa ad As -, ci vediamo per cena e per vedere le partite. Appena possibile ho prenotato il volo per Madrid. Dall’Australia alla Corea, dunque diciotto ore di scalo e poi finalmente andrò al Bernabeu”. Una sorta di odissea, come quella vissuta anche da Daniel, che è presidente di un fan club israeliano del River: “Sì, ero al Monumental, abbiamo sprecato un volo e due giorni di tempo. Ma ora vedere il River a Madrid è un’opportunità che non si può perdere. Andremo in 150”.

"Tifo Boca, tutta la mia famiglia River"

Le testimonianze dunque si alternano, e arrivano veramente da tutto il mondo. Lucho è un tifoso del Boca che ha visto tutte le partite dei suoi idoli in Libertadores, sia in casa che in trasferta, con una sola eccezione: “Alla prima partita in Perù non potevo andare perché ero in vacanza con la famiglia, ma poi ho ricominciato”. Sarà a Madrid. Con lui anche Lionel, francese di Marsiglia, che ha detto di “aver bruciato in soli tre giorni lo stipendio per la partita di andata della Bombonera”. Storia curiosa anche quella di Gonzalo, unico xeneizes in una famiglia di millonarios: “Vivo a Oxford in Inghilterra. Quando io e mio fratello abbiamo visto che la finale sarebbe stata a Madrid non abbiamo dubitato nemmeno per un istante. Io e German viaggeremo insieme, ma forse le cose saranno un po’ tese tra di noi”. Sì, perché per la partita delle partite sembra davvero che tutto sia possibile.