Cicinho: "Alcol e tatuaggi, ecco la mia storia..."

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Cicinho e la sua dipendenza: "Un modo sbagliato di curare la depressione" (Getty)
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L'ex terzino della Roma confessa i suoi problemi al Real Madrid: "Non riuscivo a fermarmi a una sola birra, anche di giorno. Oggi mi sento a disagio con i miei tatuaggi perché li ho fatti sotto l'influnza dell'alcol, pensavo mi avrebbero portato la pace, ma non è stato così"

A pochi mesi dalla sua ultima intervista il brasiliano Cicinho, ex laterale della Roma, torna ad affrontare l'argomento alcol. "Ai tempi del Real Madrid non riuscivo a fermarmi dopo una sola birra - afferma ai microfoni di Fox Sports - Ero un alcolizzato, ho toccato davvero il fondo. Bevevo molto e non solo la notte. La buona situazione di squadra mi aiutò a migliorare la situazione. Mi dispiace per tutto quello che ho fatto e non lo consiglierei a nessuno. Questo non è il metodo giusto per curare qualsiasi depressione, anzi si rischia di diventare più depresso. Mi sento a disagio con i miei tatuaggi. Li ho fatti sotto l’influenza di alcol. Ho bevuto perché odio il dolore, avevo bisogno di farmi dei tatuaggi; ho pensato che mi avrebbero portato la pace, ma non è così. Mi immagino a 60 anni pieno di tatuaggi a mangiare torta" conclude l'ex terzino verdeoro.