Luis Enrique: "Juve temibile, troppe critiche"

Liga
Luis Enrique, allenatore del Barcellona (Getty)
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L’allenatore del Barcellona ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima sfida di Champions contro i bianconeri: "Quella di Allegri è una formazione fatta da giocatori formidabili e con tante sfumature. La gara di Coppa Italia ci servirà come riferimento"

"In Italia troppe critiche" - Alla vigilia della sfida in casa contro il Siviglia, il tecnico del Barcellona Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa trattando numerosi tempi. L’allenatore ha parlato non solo della squadra di Sampaoli, che affronterà domani sera, ma anche del prossimo doppio impegno contro la Juventus in Champions League. Queste le parole dello spagnolo: "Mi sorprendono le continue critiche alla squadra bianconera - ha detto Luis Enrique - una formazione fatta da giocatori formidabili. In Italia criticano sempre, ma ho visto la partita di domenica giocata contro il Napoli e al San Paolo la Juve ha guadagnato un punto importante. Ha fatto gol subito con Khedira e poi non è più riuscita a togliere la palla al Napoli, che è una delle migliori squadre nella gestione".

"Guarderemo la gara col Napoli" -
In ogni caso l’allenatore del Barcellona sa che le sfide dell’11 e del 19 aprile in Champions non saranno affatto semplici per la sua squadra, come conferma lui stesso: "La Juventus resta una squadra temibile. Mercoledì ci sarà il ritorno in Coppa Italia e vedremo una partita ben diversa da quella giocata in campionato; la guarderemo e a noi servirà come riferimento per la nostra sfida in Europa. In Italia criticano sempre, ma la Juve è una squadra con tante sfumature".

Sul futuro -
Inoltre, Luis Enrique ha parlato anche del suo futuro. Dopo aver già confermato nelle scorse settimane che non sarà lui l’allenatore dei blaugrana nella prossima stagione, quest’oggi ha aggiunto che rimarrà fermo un anno. Niente ritorno alla Roma (come qualcuno poteva pensare soprattutto in caso di arrivo nella capitale del ds Monchi) e niente nuova avventura in giro per l’Europa. "Me ne vado dal Barcellona, ho bisogno di riposo per recuperare le energie - ha assicurato il tecnico - non voglio interferire con la scelta per il mio successore. Se lascio il Barcellona, che è casa mia, non è per andare in un'altra squadra. E' per stanchezza e nient'altro".