Cristiano Ronaldo, 2017 l'anno d'oro: 11 trofei e tre figli

Liga

Fabrizio Moretto

Dal FIFA Best Player (edizione 2016) al Mondiale per Club. Ripercorriamo l'anno magico, forse irripetibile, del fuoriclasse portoghese tra trofei sul campo e gioie personali in famiglia. In mezzo Champions, Pallone d'Oro e Supercoppe. È il migliore di sempre?

Il Mondiale per Club. L'ultimo tassello che mancava per concludere un 2017 da urlo. L'ultima parte di un puzzle pazzesco che consacra ancora Cristiano Ronaldo nell'Olimpo del calcio. Di annate eccezionali Ronaldo ne aveva già fatte, ma quest'anno si è superato. Ha raggiunto l'apice della carriera e della felicità, arricchita dalla nascita dei figli con la compagna Georgina. trofei da aggiungere ad un palmares già ricchissimo. Mese per mese il suo rendimento e i suoi sorrisi sono aumentati, un anno che CR7 non dimenticherà mai.

A gennaio Cristiano è reduce dalla vittoria di un altro Mondiale per Club, conquistato contro i Kashima Antlers. Il portoghese si fa ingolosire e tanto per cambiare porta a casa un altro trofeo: il Best FIFA Men's Player. Sul campo invece decide di scaldare pian piano i motori e si mantiene su medie basse, con 3 gol segnati in 4 partite a Granada, Siviglia e Real Sociedad. Lo stesso score presenta anche a febbraio, dove a farne le spese sono in ordine Osasuna, Valencia e Villarreal. A questo va poi aggiunto il gol che mette ko 3-1 il Napoli nell'andata degli ottavi di Champions. L'inizio di marzo è devastante. Si parte infatti con la doppietta al Las Palmas in Liga, poi un problema muscolare lo mette in dubbio per la trasferta al San Paolo. Ronaldo stringe i denti, sfida gli azzurri e li punisce ancora, sancendo l'eliminazione della squadra di Sarri. In chiusura due passaggi a vuoto contro Athletic Bilbao e Alaves prima di un aprile già colmo di emozioni.

La Liga, il Pichichi, la Champions e i gemelli

Nel quarto mese CR7 non brilla in campionato, dove non riesce a pungere e a far male né all'Atletico Madrid né al Barcellona (raccogliendo un punto complessivo), segnando solo il 29 aprile contro il Valencia, ma fa le fiamme in Champions. Il 12 e il 18 sul cammino dei Blancos ai quarti c'è il Bayern Monaco. Cristiano Ronaldo comincia a vestire i panni di Superman e rifila cinque reti tra andata e ritorno ai bavaresi, con una tripletta al Bernabeu. Aprile chiama maggio e il copione regala ulteriori colpi di scena. Come se la scorpacciata di gol contro il Bayern di Ancelotti non bastasse, nell'andata della semifinale contro i Colchoneros, questa volta in Champions, il portoghese mette a segno un'altra tripletta che traccia la strada per Cardiff e gli consente di tagliare il traguardo dei 100 gol in Europa. Non risparmia le batterie neanche in Liga, dove realizza 5 reti nelle ultime tre giornate contro Siviglia, Celta Vigo e Malaga che valgono il 33° titolo della storia per la formazione madrilena e il Pichichi per i 29 centri in campionato. Ma il periodo d'oro per Ronaldo è appena cominciato. Il 3 giugno infatti trova sulla sua strada la Juventus per la finale di Champions League. I pronostici considerano il Real Madrid già sazio della vittoria nella stagione precedente, ma in pochi hanno fatto i conti con la squadra di Zidane. L'ultimo atto vede di nuovo trionfare le Merengues, 4-1 con doppietta di chi? Ovviamente del solito Cristiano Ronaldo che alza al cielo la quarta Champions della sua carriera. Cinque giorni dopo CR7 è al settimo cielo. Sono nati i due gemelli, un maschio e una femmina, dalla madre surrogata. Saputa la notizia raggiunge la sua Nazionale e sigla un'altra doppietta nell'amichevole contro la Lettonia. Parte la Confederations Cup, Ronaldo è presente e firma altri due gol nelle tre gare del girone. Rimane a secco invece contro il Cile che vince ai rigori ed elimina i lusitani.

    

La Supercoppa Europea e l'espulsione contro il Barcellona

A luglio decide di prendersi una pausa e godersi la famiglia allargata con la compagna Georgina, da cui presto avrà un'altra figlia. Il mese successivo invece Ronaldo inizia a sentire nostalgia di trofei e così, tanto per non farsi mancare nulla, si aggiudica l'8 agosto anche la Supercoppa Europea, battendo 2-1 il suo ex Manchester United. Il 13 invece è già tempo di primo Clasico. Al Camp Nou il portoghese entra a partita in corso e in 24 minuti riesce prima a realizzare un gol strepitoso e poi a farsi cacciare per doppio giallo, decisione tuttavia ingiusta per la seconda ammonizione. La squalifica non gli consente di giocare il ritorno, ma gli permette comunque di festeggiare la Supercoppa di Spagna e l'ennesimo trofeo dell'anno, a cui fa seguito la nomina da parte dell'Uefa come miglior calciatore. Il rosso contro i blaugrana vale uno stop di ulteriori 4 turni da scontare anche in Liga e così il debutto in campionato di Cristiano viene rimandato al 20 settembre. Ad agosto nel frattempo ha tempo il 31 di realizzare tre gol alle Far Oer con la maglia della sua Nazionale. A settembre, come detto, comincia tardi in Liga e fatica non poco nelle prime partite. Le stesse difficoltà non si vedono invece in Europa, dove chiude il mese con una doppietta all'Apoel Nicosia e al Borussia Dortmund.

La qualificazione con il Portogallo e la 4^ figlia

A ottobre parte bene fornendo un assist nel match contro l'Espanyol e sbloccandosi, con il primo gol in campionato, contro il Getafe. Il periodo buio sembra alle spalle, ma non riesce a segnare né contro Eibar né contro Girona. Può comunque gioire perché con il Portogallo batte Andorra e Svizzera e conquista la qualificazione al Mondiale di Russia. Nel frattempo la FIFA lo nomina per il secondo anno di fila giocatore dell'anno. Si conferma in Champions dove mette il suo nome nel tabellino nella sfida interna contro il Tottenham. Alla gara di ritorno disputata a novembre, Cristiano Ronaldo va di nuovo a segno, ma la sua rete non basta a evitare il ko del Real Madrid. Una sconfitta che costerà il primo posto nel girone agli spagnoli. Rimane magro il bottino in Liga dove punisce il Malaga e serve un assist decisivo contro il Las Palmas, ma non si fa sentire nel derby contro l'Atletico. Un'altra gioia a Ronaldo arriva però dalla vita privata. Il 12 novembre Georgina gli regala Alana Martina, la quarta figlia.

    

16 giorni da brivido

A dicembre l'anno di Cristiano Ronaldo diventa epico. Il 6 dicembre segna nel 3-2 ai danni del Borussia Dortmund e diventa il primo calciatore nella storia a segnare in tutte e 6 le partite della fase a gironi di Champions. Il giorno dopo riceve il 5° Pallone d'Oro della carriera, raggiungendo Leo Messi in vetta alla graduatoria. Li sfoggia il sabato seguente al Bernabeu e in più ci mette anche la ciliegina della doppietta nel 5-0 al Siviglia. Mercoledì scorso inizia per lui il Mondiale per Club e lo inaugura con il gol del momentaneo pari all'Al Jazira, diventando il cannoniere di sempre della competizione con 6 centri. Oggi ha firmato il suo 7° gol (53° nell'anno solare), decisivo per battere il Gremio e proclamarsi per la quarta volta campione del mondo di club. Un anno magico, probabilmente irripetibile. E domenica c'è il Clasico con il Barcellona, un'altra occasione per vestirsi da supereore.