Atletico Madrid, il ritorno di Diego Costa: ecco come la boxe lo ha aiutato

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L'attaccante ex Chelsea, fermo per mesi in attesa di poter giocare, ha svolto una lunga preparazione in cui al calcio ha unito la boxe. Ha perso 10 kg ed è tornato più forte che mai. Ecco tutti i segreti che hanno permesso la rinascita del centravanti

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Due settimane fa il Wanda Metropolitano e tutti i tifosi Colchoneros hanno accolto con un’ovazione il ritorno di uno dei loro beniamini: Diego Costa. L’attaccante brasiliano, naturalizzato spagnolo, ci ha messo pochissimo per rientrare nel cuore dei suoi sostenitori e negli schemi di Simeone. Solo 6 minuti sono bastati infatti dal suo ingresso in campo nella partita d’esordio a Leidia per andare in rete, ripetendosi poi nella partita di Liga e firmando anche un assist nel match di ritorno di Coppa del Re. Un approccio devastante, in particolare per un giocatore che non metteva piedi sul campo da mesi. Come ha fatto Diego Costa a tornare così in forma? Merito della boxe. Il centravanti infatti aveva firmato per i Colchoneros il 21 settembre, sapendo quindi di non poter giocare per i prossimi tre mesi. Ci ha pensato così il preparatore fisico a trovare un’alternativa per rendere pronto e arruolabile Costa fin dal primo momento. "Il precampionato di Costa era particolare e il Prof Ortega cercava un modo per intrattenerlo mentre perdeva peso – spiega Oscar Melendez, proprietario della palestra Nine Fitness insieme a Fernando Torres -. Conosce i benefici del pugilato e li ha adattati a lui. La boxe è uno sport complementare al calcio. Ai giocatori come Torres e Costa, grandi e forti, li aiuta con coordinazione, riflessi e stabilità. Movimenti come controllare una palla, girarti e iniziare la corsa possono essere migliorati con il pugilato".

Ed è al Nine Fitness che la punta classe ’88 ha cominciato la sua preparazione, con sei sedute da un’ora e mezza a settimana, oltre al lavoro individuale svolto a casa che gli ha permesso di perdere ben 10 kg. "Diego è un ragazzo coraggioso, non ha paura di provare cose o paura di farsi male. continua Melendez -. Si diceva che fosse sovrappeso ed era vero che doveva perdere qualche chilo, ma fisicamente è una meraviglia. È competitivo sul ring come nel calcio. Voleva imparare in fretta e ci ha messo il massimo impegno. Inizialmente ti insegnano a muovere i piedi, il corpo, a fare esercizi con i palloni, il gioco di toccare la spalla dell'avversario. Poi gli abbiamo dato i guanti per difendere e colpire ed è stato ciò con cui più si è divertito". Diego Costa è però anche un calciatore impulsivo, una caratteristica che li ha creato qualche problema nel corso della sua carriera. Con la boxe è riuscito anche a controllare il suo temperamento, spesso fuori dalle righe: "Nel pugilato c'è competitività anche con il sacco – racconta il direttore della palestra -. Ma ti insegna che non puoi sempre andare avanti, devi anche tornare indietro, rilassarti, sapere come e quando agire. Questo renderà Diego ancora più bravo in avanti". Diego Costa però non è stato l’unico a beneficiare di questo tipo di preparazione. La curiosità ha infatti spinto anche il suo compagno di squadra nonché proprietario di Nine Fitness, Fernando Torres, a salire sul ring. Avete ancora dei dubbi sull’utilità della boxe per un calciatore? Basta andare a vedere l’ultima partita di Liga dell’Atletico Madrid. Chi ha segnato? Proprio loro due, Fernando Torres e Diego Costa.