Real Madrid, la smentita di Casilla: "Zero problemi con Zidane, non ho colpe per il suo addio"

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Dopo le parole di Cristóbal Soria che lo accusavano di aver attaccato Zidane dopo essere stato scavalcato dal figlio Luca nella partita contro il Villarreal, arriva la smentita di Kiko Casilla: "Accuse gravi, rettifichi, altrimenti vie legali". Secondo Soria, opinionista in tv, il litigio era alla base dell'improvviso addio di Zizou al Real Madrid

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Prima le accuse, clamorose, che avrebbero addirittura giustificato il sorprendente e improvviso addio di Zidane al Real Madrid. Dunque la smentita, e forse anche le vie legali. È successo tutto a distanza, tra Cristobal Soria, ex dirigente del Siviglia e ora opinionista sulle tv spagnole e Kiko Casilla, il secondo di Navas nel Madrid. 17 le presenze per lo spagnolo in stagione, 10 in Liga che sarebbero potute diventare 11, non fosse che nell’ultima partita di campionato contro il Villarreal Zizou abbia fatto esordire tra i pali il figlio Luca tra i professionisti. Le accuse di Soria allora, al programma El Chiringuito de Jugones, sono state di quelle pesanti: “Zidane via dal Real? Colpa anche di Casilla, tenuto fuori in favore del figlio Luca nell’ultima contro il Villarreal, e persi 600mila euro di bonus legati alle presenze in stagione, il portiere si sarebbe scagliato contro l’allenatore francese, cercando di colpirlo”. Dichiarazioni molto forti, e impossibili da restare impunite nel caso non fossero vere. E le parole rilasciate dallo stesso Casilla e riportate su Marca richiedono un’immediata smentita da parte di Soria.

I 5 punti di Kiko

Cinque dichiarazioni, cinque concetti, per chiarire tutta la vicenda intorno al presunto litigio con Zidane. “È assolutamente falso - le parole del secondo di Navas pubblicate anche sul proprio profilo Instagram - che io abbia protestato o mi sia lamentato di una decisione del mio allenatore, una scelta (quella di Luca Zidane titolare, ndr) tra l’altro concordata in anticipo tra di noi”. Punto numero due: “È assolutamente falso che io abbia provato ad attaccare fisicamente Zidane, e che i miei compagni mi abbiano trattenuto per impedirlo. Tre: Zinedine Zidane ha sempre mantenuto un atteggiamento professionale con me e il nostro rapporto è sempre stato cordiale e basato sulla fiducia e sul reciproco rispetto”. E ancora: “Quattro: è assolutamente falso che nel caso in cui avessi giocato l'ultima partita di Liga avrei potuto ricevere qualsiasi tipo di bonus o aumento sul mio contratto”. Infine punto numero cinque, certamente il più importante: “Esigo - continua Kiko Casilla - una rettifica assoluta e immediata di Cristóbal Soria, che altrimenti dovrà affrontarne le possibili conseguenze legali. Durante i miei quasi quindici anni da professionista nel calcio ho avuto più o meno successo, ma non sono mai stato così sicuro come in questo momento di dover difendere il mio nome e la mia immagine da accuse tanto gravi quanto false”.

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Sempre su Instagram inoltre, durante le celebrazioni per la Champions vinta a Kiev, Luca Zidane aveva pubblicato una foto proprio insieme a Casilla. “Il mio idolo” era la didascalia che accompagnava l’immagine dei due, sorridenti e abbracciati. Kiko, invece, nel giorno della conferenza di addio di Zizou postò una foto colma di gratitudine: "Un onore essere allenato da te, grazie per aver fatto la storia e soprattutto grazie per aver creato questo gruppo".

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