Premier League, Chelsea-Watford 4-2. Conte rialza la testa

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Il sabato della nona giornata di Premier League si è aperto a Stamford Bridge, dove i Blues hanno affrontato l'ottima squadra di Marco Silva. Dopo il vantaggio di Pedro i padroni di casa si fanno rimontare. A mezz'ora dal termine Conte sostituisce Morata con Batshuayi, che trova il pari e il gol del 4-2. In mezzo la rete del controsorpasso di Azpilicueta

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C’è stato un momento di Chelsea-Watford in cui Antonio Conte già immaginava i titoli dei giornali inglesi, che dopo il pari in Champions League contro la Roma avevano stilato la lista dei suoi possibili successori. Il punteggio era sull’1-2. Poi, l’ex allenatore della Juventus ha messo in campo Batshuayi, un giocatore che non ha mai amato particolarmente. Il belga ha segnato il gol del pareggio e quello del 4-2, dopo aver sfiorato due volte quello del 3-2. La rete del controsorpasso l’ha messa a segno l’insostituibile Azpilicueta, su assist di un altro nuovo entrato, Willian. Per i tifosi del Chelsea una giornata folle, ma il sostegno nei confronti di allenatore e squadra non è mai mancato. Conte, tuffatosi nel pubblico per festeggiare il gol di Azpilicueta, rialza la testa e allontana per almeno qualche giorno le voci sul suo futuro.

Veleno in coda

Nella difesa a 3 di Conte c’è Rudiger e non Azpilicueta, che slitta sulla fascia destra. Anche l’attacco è a 3, con Pedro e Hazard a scambiarsi fascia in continuazione ai fianchi di Morata, anche lui mobile come al solito. L’approccio del Chelsea è convincente. Il gol arriva dopo una breve fase di studio: Pedro pesca il jolly dalla distanza, con un tiro a giro angolato che più non si può. Al quarto d’ora i Blues potrebbero già chiudere il discorso: Morata riceve in contropiede da Hazard, che taglia dal centro verso sinistra portandosi dietro due uomini e liberando un corridoio per servire Fabregas: il catalano prova il pallonetto a due passi da Gomes, ma è troppo basso per scavalcarlo. Il Watford reagisce da par suo. Richarlison incanta a tutto campo con sombreri e tunnel. Da un suo dribbling nasce un calcio di punizione che Cleverley indirizza bene, scaldando per la prima volta nella partita i guanti di Courtois. Dall’altra parte i tre attaccanti sono una minaccia costante, il loro movimento prepara un tiro da fuori di Fabregas che impegna Gomes. Proprio un attimo prima dell’intervallo arriva il pari di Doucouré, sugli sviluppi di una rimessa con le mani lunghissima dell’ex Roma Holebas.

Cambi decisivi

Colpiti nell’orgoglio, i campioni in carica ripartono all’arrembaggio: per salvare la sua porta Mariappa rischia l’autogol in spaccata. Alzando il baricentro, il Chelsea si rende più vulnerabile ai contropiedi del Watford. Che arrivano, puntuali. Dopo un clamoroso errore in solitaria di Richarlison, l’occasione successiva non viene mancata dall’ex Juventus Roberto Pereyra. Il Chelsea sembra frastornato e rischia il colpo del ko, ma Richarlison, questa volta di testa, lo grazia ancora. A mezz’ora dal termine Conte sostituisce uno spento Morata con Batshuayi. Il nuovo entrato trova il colpo di testa del pari sul cross di Pedro, convertito a esterno di centrocampo dopo l’ingresso di Willian per Alonso. L’attaccante belga non è contento, vuole il gol della vittoria e ci va molto vicino con due conclusioni complesse. Il controsorpasso porta la firma del coltellino svizzero Azpilicueta, che di testa mette dentro il cross di Willian. La ciligina sulla torta la mette ancora Batshuayi. Il Chelsea torna a vincere dopo due sconfitte consecutive, supera il Watford ed evita che il divario dal Manchester City lieviti oltre i 9 punti.

CHELSEA-WATFORD 4-2
12' Pedro (C), 45+2' Doucouré (W), 49' Pereyra (W), 71'  e 90+5'  Batshuayi (C), 87' Azpilicueta (C)

Chelsea: Courtois; Rudiger, David Luiz, Cahill; Azpilicueta, Bakayoko, Fabregas, Alonso (dal 68' Willian); Pedro (dall'86' Zappacosta), Morata (dal 61' Batshuayi), Hazard
Watford: Gomes; Mariappa (dal 90' Gray), Kabasele, Britos; Femenía, Cleverley, Doucouré, Holebas; Pereyra (dal 65' Carrillo), Deeney (dall'80' Watson), Richarlison