Premier: il City torna a +5, vincono Chelsea, Arsenal e Liverpool

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La squadra di Guardiola batte 3-2 il West Bromwich e ottiene l’ottava vittoria consecutiva in Premier riportandosi a +5 sullo United. I Gunners superano in rimonta lo Swansea, i Reds travolgono in casa l’Huddersfield e i Blues vincono di misura in casa del Bournemouth. Successo anche per lo Stoke, pari tra Crystal Palace e West Ham

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LO UNITED SUPERA 1-0 IL TOTTENHAM: LA DECIDE MARTIAL

BOURNEMOUTH-CHELSEA 0-1

51' Hazard

Il Chelsea di Antonio Conte dà continuità alla vittoria contro il Watford: supera di misura il Bournemouth, aggancia l’Arsenal a quota 19 e si porta a -1 dal Tottenham. I padroni di casa rimangono a 7 punti e non abbandonano il penultimo posto in classifica. Parte meglio il Chelsea, al 9’ il tentativo di Pedro finisce alto sopra la traversa. Al 14’ Zappacosta si presenta davanti all’ex Chelsea Begovic, Aké chiude in scivolata. Quattro minuti dopo l’unica occasione della prima frazione per i padroni di casa, il tiro di Afobe viene murato da un attento David Luiz. Poco dopo Morata si divora il vantaggio e la mette fuori rendendo inutile l’assist di Hazard, che lo aveva servito alla perfezione dopo l’errore in rinvio di Begovic. Il Chelsea aumenta la pressione e il Bournemouth non riesce più a ripartire. Morata prima segna su una respinta di Begovic ma è in posizione irregolare, poi si libera in area e Begovic salva in uscita. Il Chelsea inizia la ripresa attaccando ancora e al 51’ fa 0-1: Hazard si smarca sulla sinistra e viene servito da Morata, il sinistro preciso sul primo palo non lascia campo al portiere avversario. Pochi minuti dopo risponde il Bournemouth, il tiro di Ibe viene messo in angolo da Courtois. Al 64’ bello scambio Pedro-Hazard, il belga però si sbilancia e spara alto. Al un quarto d’ora dalla fine grande occasione per il Bournemouth: Azpilicueta è bravo a bloccare la conclusione da due passi del neo entrato Wilson. Nel finale i Blues sfiorano il raddoppio: pallone perfetto di Hazard e Fabregas che sfiora l’incrocio dei pali. Negli ultimi secondi pericoloso il Bournemouth con Cook, ma al fischio finale Conte può festeggiare la sesta vittoria in Premier e il ritorno al gol di Eden Hazard.

WEST BROMWICH-MANCHESTER CITY 2-3

10' Sané (M), 13' Rodriguez (W), 15' Fernandinho (M), 64' Sterling (M), 92' Phillips (W)

Il City risponde con una vittoria sul West Bromwich Albion al successo dello United contro il Tottenham. La squadra di Guardiola parte fortissimo al The Hawthorns e dopo appena 10’ è già in vantaggio: Sanè riceve in area da Fernandinho al termine di una manovra avvolgente e col sinistro fulmina Foster con un gran diagonale. Sembra essere l’inizio dell’ennesima goleada in Premier dei Citizens, ma i padroni di casa reagisono subito e dopo 3 minuti trovano il pari con Jay Rodriguez che supera Ederson in uscita sul lancio di Barry. Neanche il tempo di esultare per la squadra di Pulis e il City si riporta subito in vantaggio: questa volta Sané si traveste da assist man servendo Fernandinho che fa partire un tiro dai ventri metri che finisce in rete dopo la sponda sul palo. Nella ripresa la squadra di Guardiola cala il tris con un’azione straordinaria tutta di prima: de Bruyne serve Silva che apre a sinistra per Walker, il terzino dei Citizens mette una palla rasoterra per Sterling che segna sotto porta dopo 3 minuti dal suo ingresso in campo. Sette gol in altrettante gare giocate in Premier in questa stagione per l’ex Liverpool che fa scendere i titoli di coda sulla partita. Nel finale la leggerezza di Otamendi permette a Phillips di riaprire il match, ma la squadra di Guardiola riesce ad amministrare il vantaggio e porta a casa l’ottavo successo consecutivo in campionato riportandosi a +5 sul Manchester United. Per il City è la miglior partenza di sempre dopo le prime 10 giornate di Premier League.

LIVERPOOL-HUDDERSFIELD 3-0

50' Sturridge (L), 58'  Firmino (L), 75' Wijnaldum (L)

Dopo la pesante sconfitta contro il Tottenham , il Liverpool torna alla vittoria in Premier in casa contro la sorpresa Huddersfield. Nel primo tempo la squadra di Klopp fa più fatica del previsto a sbloccare il risultato: l’occasione più clamorosa per portarsi in vantaggio capita sui piedi di Salah al 42’. Firmino viene trattenuto in area da Smith sulla palla messa dentro da Milner e l’arbitro concede il rigore ai Reds. Dal dischetto va l’egiziano ex Roma che però si fa respingere la conclusione da Lossl: sulla ribattuta ci prova Henderson ma il suo tiro s’infrange sul palo esterno. Ad inizio ripresa è Sturridge a portare in vantaggio gli uomini di Klopp sul cross di Alberto Moreno. L’attaccante si fa trovare libero sul secondo palo e insacca col sinistro alle spalle di Lossl dopo il mancato intervento di un difensore dell’Huddersfield. Il Liverpool dopo aver trovato il vantaggio si sblocca e dopo 8 minuti raddoppia con Firmino che impatta di testa sul primo palo sul calcio d’angolo di Milner e fa 2-0 per il Liverpool. Wijnaldum mette il punto esclamativo sulla vittoria dei Reds con un gran destro dentro l’area che si spegne sotto l’incrocio dei pali. La squadra di Klopp aggancia momentaneamente il Chelsea al 5° posto in classifica.

ARSENAL-SWANSEA 2-1

22' Clucas (S), 51' Kolasinac (A), 58'  Ramsey (A)

Nell’ottocentesima partita da allenatore in Premier League di Arsene Wenger, è il cinquantesimo gol con la maglia dell’Arsenal di Aaron Ramsey a regalare un sorriso all’alsaziano. Non una vittoria facile quella arrivata all’Emirates contro lo Swansea. A metà primo tempo, infatti, Koscielny buca l’intervento difensivo e libera un corridoio in cui Abraham fa passare un filtrante per Clucas, che batte Cech in uscita. Abraham è stato direttamente coinvolto - con un gol o un assist – in 5 delle 7 reti segnate dallo Swansea in questo campionato. Dopo l’intervallo, i Gunners ci mettono poco a ribaltare la partita. Il pari porta la firma di Kolasinac, che arriva dal lato debole calciando col mancino. Il sorpasso è marchiato, come detto, da Ramsey, che riceve in area dallo stesso bosniaco, a sua volta servito dal cambio di campo di Xhaka. Seconda vittoria di fila per i londinesi, quarta nelle ultime cinque: ora sono a -1 dai rivali del Tottenham. Lo Swansea resta a 8 punti, in piena zona retrocessione.

WATFORD-STOKE CITY 0-1

16' Fletcher (S)

Reduce dalla sconfitta maturata solo nel finale contro il Chelsea a Stamford Bridge, il Watford di Marco Silva cade a sorpresa in casa contro lo Stoke City, che si rilancia in classifica, salendo a quota 11. L’unica rete della partita arriva grazie al destro al volo di Darren Fletcher, pescato al limite dell’area dal corner di Shaqiri. Nonostante il dominio nel possesso palla (70% a 30 a fine partita), il Watford non riesce a colpire nell’organizzata difesa dei Potters. In pieno recupero Charlie Adam avrebbe la possibilità di raddoppiare con un tiro da 20 metri a porta vuota (Gomes era salito in area per un calcio d’angolo), ma colpisce il palo.

CRYSTAL PALACE-WEST HAM 2-2

31' Hernandez (W), 43' Ayew (W),  50'  Milivojevic (C), 97' Zaha (C)

Dopo aver eliminato il Tottenham in League Cup, il West Ham si fa raggiungere all’ultimo minuto dal Crystal Palace di Roy Hodgson, fanalino di coda con 4 punti conquistati. Il vantaggio degli Hammers arriva al termine di una bella azione manovrata: Ayew allarga per Cresswell, che mette dentro per il Chicharito Hernandez, il quale batte Speroni colpendo di prima intenzione con l’esterno del destro. Dopo aver iniziato l’azione del vantaggio, Ayew si mette in proprio: parte in contropiede da metà campo, sbilancia Dann con un doppio cambio di direzione e dal limite dell’area fulmina il portiere avversario con un sinistro che muore nei pressi dell’incrocio. A inizio secondo tempo il Palace accorcia le distanze con un rigore di Milivojevic e tre minuti più tardi vede il tiro dalla distanza di Cabaye sbattere contro il palo. I miracoli di Joe Hart non bastano: al 97’ Zaha trova l'angolo più lontano dopo un’insistita azione personale. Solo 9 punti in classifica per il West Ham, +1 sulla zona retrocessione.

MANCHESTER UNITED-TOTTENHAM 1-0 (giocata alle 13.30)

82' Martial

Il messaggio al suo miglior nemico, Guardiola, è chiaro: se vuoi vincere la Premier League devi vedertela con me. Mourinho batte con merito il Tottenham di Pochettino e si prende il secondo posto in solitaria. Il suo Manchester United si è esibito in una grande prova di forza: mentale e fisica. Forza anche e soprattutto di organico: la perdurante assenza di Pogba e Ibra non ha inciso sulle sorti dell'incontro, a differenza del forfait di Kane - per via di un leggero infortunio al ginocchio - nelle fila degli Spurs. Pochettino ha scelto Son e non Llorente al posto del centravanti della Nazionale inglese per completare il terzetto offensivo leggero con Eriksen e Dale Alli. Non ha cambiato, invece, la struttura del resto della squadra: 3-4-3. Mourinho ha schierato i suoi a specchio, con Bailly, Jones e Smalling dietro, Valencia e Young a riempire le corsie, Mkhitaryan, Lukaku e Rashford in avanti. A decidere il match, nel forcing finale dei Red Devils, è stato però Anthony Martial, entrato dalla panchina e subito decisivo, come gli è capitato già 4 volte in questo inizio di stagione. Pericoloso anche Lukaku, che ha colpito un palo e impegnato Lloris con un gran sinistro da posizione defilata.