Di Canio, 17 anni fa in Everton-West Ham il gesto di fair play che conquistò il mondo

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Quel giorno, nel corso di Everton-West Ham, l’attaccante preferì aiutare il portiere avversario infortunato invece che segnare comodamente il gol che avrebbe consegnato i tre punti ai suoi Hammers. Un gesto che gli valse il premio Fair Play dell’anno e la celebrazione di tutto il mondo. 17 anni dopo lo ricorda con piacere: "Ancora ricevo messaggi dai tifosi dell'Everton"

Paolo Di Canio è stato un grande giocatore. Ha avuto una brillante carriera in squadre gloriose italiane e ha lasciato il segno anche nelle sue esperienze all’estero. C’è stato un momento però in cui le immagini di Di Canio in campo hanno fatto il giro del mondo. No, non riprendevano uno dei suoi tanti gol, ma un gesto che nella vita di un uomo probabilmente equivale a farne tanti. Tantissimi. È il 18 dicembre 2000 e a "Goodison Park" si gioca Everton-West Ham. Siamo ormai prossimi al 90', con il punteggio fisso sull’1-1. Gli Hammers attaccano alla ricerca del vantaggio e l’occasione propizia arriva proprio a un passo dallo scadere. Paul Gerrard, portiere dei padroni di casa, fa un’uscita bassa disperata anticipando l’attaccante sulla palla ma subendo un duro colpo nel contrasto. Rimane a terra, ma l’azione continua. Così Sinclair dalla fascia destra crossa verso il centro per la testa di Paolo Di Canio che, a porta sguarnita, deve solo insaccare. Lui invece di segnare, blocca la palla con le mani e chiede a tutti di fermarsi per soccorrere il portiere infortunato. I compagni sono increduli, non per la bontà espressa da Di Canio, ma per la rarità di un vedere un gesto così bello su un campo di calcio.

Un gesto che andò a cancellare completamente quella macchia di cui si era sporcato anni prima, quando con la maglia dello Sheffield Wednesday aveva rimediato 11 giornate di squalifica per aver spinto a terra l’arbitro Paul Allcock. Questo comportamento apprezzato in tutto il mondo gli valse il premio Fair Play dell’anno, con tanto di encomio da parte dell’allora presidente FIFA, Joseph Blatter, e gli applausi di tante leggende e appassionati.

    

    

Il ricordo di Di Canio: “Ancora oggi ricevo messaggi dai tifosi dell’Everton…”

A 17 anni di distanza Paolo Di Canio scherza così ricordando così quella notte di Liverpool: “Diciamo la verità, non potevo far gol – dice -. Io sono sempre stato una persona buona. Non è casuale che in questo periodo si celebri il 17° anniversario del gesto più bello di fair play mai esistito. La partita contro l’Everton, con il portiere stramazzato al suolo che non può più prendere il pallone e io che scelgo di prenderlo con le mani. Perché? Perché nel periodo di Natale si è tutti più buoni. Lì è uscita la vena docile, gentile ed educata del signor Paolo Di Canio”. L’ex attaccante del West Ham racconta poi le emozioni che vive ancora oggi: “È un ricordo bellissimo perché ricevo ancora tanti messaggi da parte dei tifosi dell’Everton che ricordano con affetto quel gesto. Erano piccoli, oggi sono diventati grandi. Ogni tanto essere ricordati per qualcosa di bello non è male” conclude.