D. Costa contro Conte: "Guardate che fine ha fatto. Mi lasciai male col Chelsea per colpa sua"

Premier League
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Intervistato da Marca, Diego Costa è tornato a parlare del rapporto non certo idilliaco con Conte ai tempi del Chelsea: "Non è stata colpa mia. Mi sono lasciato male col Chelsea per colpa sua e guardate dov’è ora…". Le parole dell’attaccante dell’Atletico Madrid

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Una cosa è certa: Diego Costa e Antonio Conte non si sono lasciati nel migliore dei modi dai tempi del Chelsea. Anzi… Dopo aver vinto insieme la Premier, nel 2017 il rapporto si è incrinato irrimediabilmente. Tanto che l’allenatore italiano decise di mettere l’attaccante spagnolo fuori squadra, prima che il giocatore a gennaio 2018 facesse ritorno all’Atletico Madrid. E quando due 'duri' si scontrano, le scintille sono assicurate. Come in questo caso. Intervistato da Marca, Diego Costa stesso non ha voluto mettere una pietra sopra alla vicenda tra lui e Conte, ma ha rincarato la dose: "Guardate dov’è ora…".

Lo sfogo di D. Costa: "Non è stata colpa mia"

Diego Costa è uno sanguigno: se deve dire una cosa, la dice. Non si lascia influenzare. E in questo caso, sembra davvero che volesse levarsi qualche sassolino dalla scarpa per quanto riguarda l’ultimo periodo al Chelsea: "È stato un brutto momento ma non è stata colpa mia. La gente parlava e diceva molte cose, ma il tempo sistema tutto. Guardate dov'è ora Conte, guardate come se ne è andato.... Mi sono lasciato male con il Chelsea per colpa sua e del suo modo di fare". L'attaccante dell’Atletico Madrid poi, elogia apertamente il suo allenatore attuale: quel 'Cholo' Simeone capace di renderlo un top player quando ancora era in cerca di consacrazione: "Simeone è uno diretto. Quando il Cholo non ti vuole, è chiaro e fa in modo di aiutarti". Tornando poi a puntare il dito ancora contro Conte: "Al Chelsea era il contrario. Lo abbiamo fatto vincere e, dopo tutto, mi ha mandato un messaggio per dirmi che non mi voleva. Ho avuto la possibilità di tornare all'Atletico e non c’era alcun ostacolo. Ma quando mi hanno detto di tornare ad allenarmi con la squadra B... Era chiaro che stavo tornando all'Atletico nonostante altre offerte. In caso contrario avrei preferito restare in Brasile con la mia famiglia perché possiedo valori che i soldi non possono comprare".