Marianella: "Tutti contro Mourinho. Una botta durissima per il suo orgoglio, deve tornare ad essere più umile"

Premier League

Massimo Marianella

Era una situazione di rottura prolungata. I pareri di Sir Alex Ferguson e Bobby Charlton hanno pesato molto sulla scelta dell’esonero. Per Mourinho, l’energia dei contrasti, questa volta, non ha funzionato

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È arrivato il quasi inevitabile divorzio tra José Mourinho e lo United: un licenziamento annunciato da tanto tempo, una storia che si è trascinata per troppe settimane. Ma l'umiliazione di Anfield ha posto fine a tutto questo.

A Liverpool gli si sono rivoltati contro prima gli Dei del calcio, poi i grandi sentori della storia del Manchester United. Gli sguardi di Sir Alex Ferguson e Bobby Charlton erano molto eloquenti su quello che sarebbe stato il possibile futuro di Mourinho. Oggi gli si è rivoltata contro la dirigenza.

La sua avventura al Manchester è stato un periodo tumultuoso, ma con dei numeri anche positivi. Ha vinti tre trofei, tutti il primo anno: 144 partite con 84 vittorie, il che significa il 58,3% di vittorie. E questo è un numero positivo, perché nella storia di tutti i manager della storia dello United solo Sir Alex Ferguson ha avuto una media vittorie superiore e neppure di molto, il 59,7%. Ma ci sono anche i numeri negativi: se si facesse una classifica globale, da quando ha iniziato ad allenare il Manchester, 93 partite, il suo United sarebbe quinto. E questo non può bastare alla storia del club.

Si è tanto lamentato degli acquisti: ha speso 313 milioni di pounds nella sua gestione, solo il Manchester City con 378 ha speso di più. Il Liverpool, che lo ha umiliato domenica ha speso 119 milioni di pounds: un terzo di quello che ha speso lui in questi due anni e mezzo.

Poi c’è l’analisi dei giocatori: quelli che non sono migliorati, come Marcus Rashford che, anzi, sembra regredito, anche dal punto di vista tattico. E poi la storia con Pogba, che senza dubbio ha avuto grande influenza nello spogliatoio. Era una storia che doveva finire.

Ora lo United guarda al futuro: per due giorni resterà Carrick ad allenare la squadra, poi prenderanno un traghettatore fino a fine stagione. Lo vogliono esterno ed il nome più gettonato è quello di Blanc. Perché? Con il Manchester United ha vinto e vorrebbero riportare l’animo Red Devils all’interno dello spogliatoio. Anche perché Giggs- che sarebbe stato l’ideale- non è disponibile perché sulla panchina del Galles. Il favorito, per il dopo, è Zidane che però avrebbe detto che il suo stile di calcio non si colloca bene nella realtà inglese. Il sogno allora si chiama Pochettino, che però ha 4 anni di contratto con il Tottenham. A Mourinho, per rompere il contratto, hanno dato 22 milioni di pounds: dovrebbero darne 20 al Tottenham per liberare Pochettino che rimane comunque il candidato preferito. Poi ci sono tanti nomi di fantasia, uno invece è quello che in Inghilterra non si sta facendo, quello di Antonio Conte, che sicuramente sarebbe interessato ad una panchina del genere e che sicuramente rientrerà del novero dei candidati.

Adesso Mourinho si godrà i 22 milioni di pounds, un po' di tranquillità e poi certamente tornerà ad allenare, anche se dovrà farlo con un termine che gli è molto lontano. Con un po’ di umiltà. Questo licenziamento è sicuramente una botta durissima per l’orgoglio del portoghese. Dovrà rialzarsi e dovrà farlo con un pizzico di umiltà e potrà tornare grande.

E, come dice Graeme Souness, per l’Old Trafford è una boccata di aria fresca l’essersi liberati di una gestione fatta solo di contrasti.