Premier League, cambiano le regole: scontri diretti decisivi in caso di arrivo in parità

Premier League

Modifiche nel regolamento del campionato inglese: dal prossimo anno, in caso di arrivo con lo stesso numero di punti, si guarderà prima di tutto agli scontri diretti per assegnare il piazzamento migliore, abbandonando quindi la differenza reti e il numero di gol realizzati

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Il 13 maggio 2012 al Manchester City di Roberto Mancini servì una rimonta d’altri tempi per conquistare una storica Premier League che tutti ricordano: due gol nei minuti di recupero per ribaltare il risultato contro il QPR – rimasto nel secondo tempo con un uomo in meno – arrivati in meno di 120 secondi. Prima Edin Dzeko e poi Sergio Aguero, con il Manchester United in trepidante attesa di una sconfitta o al massimo di un pareggio che avrebbe portato il titolo sulla sponda red della città. La vittoria del City però suonò come una beffa per Wayne Rooney e compagni: quel campionato finì con entrambe le squadre di Manchester a quota 89 punti totali – anche stessa distribuzione di risultati, con 28 vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte. A fare la differenza fu la differenza reti: +64 il City, +56 lo United che avrebbe dovuto segnare una valanga di gol negli ultimi 90 minuti per garantirsi il titolo. Dal prossimo anno però, in caso di arrivo a pari punti, non sarà più la differenza reti a pesare e poi il numero totale di gol segnati, ma gli scontri diretti. Una novità assoluta per la lega inglese, che in passato non aveva mai guardato alle sfide tra le squadre coinvolte per stabilire l’ordine finale in classifica anche in caso di qualificazione alle coppe europee e nella lotta per non retrocedere. In caso di parità anche come punti raccolti negli scontri diretti, a pesare saranno i gol in trasferta nelle fare tra le squadre coinvolte (come già accade in Champions League, ad esempio). Un dettaglio a cui Jurgen Klopp e Pep Guardiola guarderanno di certo, soprattutto tenendo conto della battaglia serrata portata avanti fino lo scorso maggio – conclusa soltanto all’ultimo istante con il successo del City, in quel caso senza ricorrere alla differenza reti. Una nuova regola per la quale lo United non potrà comunque recriminare: nel 2011-12 infatti la squadra di Mancini vinse entrambi gli scontri diretti contro i Red Devils, travolgendo per 6-1 la squadra di Alex Ferguson all’Old Trafford. Il titolo insomma, anche con parametri diversi, sarebbe rimasto lo stesso saldamente nelle mani del City.