Inter, tutti al lavoro. Tranne Adriano

Calcio
L'Inter è tornata ad allenarsi senza Adriano
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I nerazzurri si sono ritrovati per il primo allenamento del 2009, ma è giallo sull'assenza del brasiliano. Intanto, dopo le polemiche a distanza, Mourinho tende la mano a Ranieri e Mihajlovic: "Andrei a cena con loro"

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Grande entusiasmo ad Appiano. La prima Inter del 2009 ha rimesso piede in campo dopo la sosta natalizia e ha ricominciato la preparazione in vista dell'anticipo serale del 10 gennaio contro il Cagliari. I nerazzurri erano attesi da centinaia di tifosi, che hanno spinto Josè Mourinho ad aprire le porte e permettere loro di assistere agli allenamenti. C'era il tecnico, dunque, c'era il gruppo e c'era anche il popolo nerazzurro. L'unico assente (se escludiamo Maicon ancora in permesso) era Adriano. Atteso e mai arrivato. Da giorni la società aveva dato per scontato il ritorno del brasiliano per unirsi al resto della squadra e iniziare insieme il ritiro programmato. Invece Adriano ha disertato la seduta. Ancora ignote le cause di questa assenza: si è parlato di un ritardo nel volo, la società fa sapere che si sarebbe dovuto sottoporre a una visita concordata con il medico sociale Combi per valutare se lo stiramento alla coscia destra di inizio dicembre sia stato superato. Archiviato l'allenamento, comunque, Adriano dovrebbe ritrovare i compagni nell'albergo di Milano, zona Fiera, dove pernotterà tutto il gruppo nerazzurro fino al 6 gennaio. L'attaccante è atterrato all'aeroporto della Malpensa poco dopo le ore 20 con un volo proveniente dal Brasile e che aveva effettuato uno scalo a Parigi. 

Per il resto, l'allenamento è stato svolto regolarmente da tutti. Inizialmente, lavoro di "riadattazione funzionale attraverso esercizi con la palla in regime neuro-muscolare". Al termine di questa prima fase, esercitazioni sul possesso palla e partitine con gol di Ibrahimovic e Crespo.

L'atra notizia riguarda Mourinho. Il tecnico nerazzurro tende la mano a Ranieri e Mihajlovic. "A cena con loro ci andrei senza problemi". Mou seppellisce l'ascia di guerra. Il tecnico dell'Inter, protagonista nel recente passato di polemiche a distanza con i colleghi di Juventus e Bologna, andrebbe a cena "con entrambi". Una distinzione, però, va fatta.

"Con Ranieri sicuramente anche per parlare di calcio, in quanto è una persona con esperienza che ha dedicato la propria vita al pallone. Sicuramente discutere con lui significherebbe migliorare la mia conoscenza del calcio italiano", dice Mourinho. "Con Mihajilovic non potremo parlarne di calcio, perchè lui stesso ha dichiarato di non volerlo fare con me", aggiunge il portoghese. "Posso immaginare che, se non vuole parlare con me, non puo' parlare nemmeno con Eriksson, Ferguson, Sacchi, Wenger, Benitez... Non puo' parlare con la maggior parte dei top allenatori del calcio mondiale", dice riferendosi alle dichiarazioni rilasciate recentemente da Mihajilovic. "Non posso parlare con Mourinho, lui non ha mai giocato a calcio", ha detto il serbo.

Il tecnico dell'Inter sceglie l'ironia: "Non gli dispiacerà ricordare il 10 di aprile del 2003: semifinale di coppa Uefa, unica partita nella quale ha giocato 90 minuti e non ha visto la palla...", dice ricordando un match di coppa tra Porto e Lazio. "Ma parlando piu' seriamente, mi sembra un allenatore con grande potenzialita', un allenatore con una grande capacita' psicologica, molto forte che trasmette forza e fiducia alla sua squadra e non credo che abbia bisogno di fortuna per arrivare dove vuole arrivare".