Capello: "Con Becks ho sbagliato. E' un gran professionista"

Calcio
Fabio Capello e David Beckham ai tempi del Real Madrid
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ESCLUSIVA SKY. Il ct dell'Inghilterra ammette che nell'ultima esperienza al Real Madrid sbagliò a mettere fuori rosa lo 'Spice Boy': "Pensavo fosse già a Los Angeles con la testa. Il Milan, la scelta giusta". Don Fabio rimpiange anche Ronie

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A distanza di un paio di anni, Fabio Capello ai microfoni di SKY ammette che nell'ultima esperienza al Real Madrid sbagliò nel mettere fuori rosa David Beckham, che oggi sta provando l'esperienza al Milan. L'attuale ct inglese ha ricostruito la vicenda che portò addirittura fuori squadra il calciatore inglese dopo la sua firma con i Galaxy. Poi lo Spice Boy fu reintegrato e contribui' in maniera importante al recupero dello svantaggio in classifica sul Barcellona ed al sorpasso finale sui blaugrana che permise la vittoria nella Liga per la squadra di Don Fabio. "C'è stato un momento in cui ci fu una mia presa di posizione, d'accordo con la società, perchè lui aveva firmato per i Los Angeles -racconta Capello -. A quel punto, tutti pensammo che non avrebbe più rischiato, non avrebbe più messo il piede e che era già un giocatore andato via. E quindi, volevo dare una sensazione di serietà e far capire che chi voleva rimanere al Madrid, doveva fare qualcosa di più. Lo misi fuori squadra per questo motivo. Lui accettò tutto, si allenò seriamente e poi vidi che durante gli allenamenti, perche' lui si allenava con noi ma non veniva convocato, continuava a lavorare seriamente molto bene e dissi: "Questa e' una persona seria, rischia il piede, per cui va riportato dentro il gruppo".

Per Capello Beckham "E' un giocatore serio che riesce a sopportare una pressione mediatica e dei fans come nessuno, perché è sempre disponibile e carino con tutti, come se fosse una cosa naturale. Credo che un'esperienza come quella del Milan possa aiutarlo, lui è il secondo anno che è in America: gli allenamenti, le partite, il campo sintetico, queste cose hanno una dimensione diversa. Giocare in una squadra come il Milan, in un campionato come quello italiano, in cui tutte le partite sono difficili, dove ti prepari dal martedi' al sabato per una partita, è un'esperienza importante per lui e, soprattutto, lo fa tornare ad essere in quella condizione ottimale che credo sia importante per Beckham".

Capello ha parole importanti anche per Ronaldo: conferma che il brasiliano è stato il calciatore più forte che abbia mai allenato, ma allo stesso tempo che la sua condotta non da professionista esemplare gli abbia precluso la possibilità di rimanere il miglior giocatore al mondo per lunghi anni. "Ronaldo resta il più forte giocatore che io abbia mai allenato. Purtroppo è anche uno dei giocatori che meno si è curato fisicamente perché, se l'avesse fatto, con le qualità che aveva, sarebbe stato insuperabile per anni ed anni. Invece non si curava e io credo che anche certi infortuni, siano dovuti al fatto che come allenamento, come dieta e come tutto, non e' stato un professionista perfetto".