Era drogato? Il dramma del tifoso genoano diventa un giallo

Calcio
Stabili ma ancora gravi le condizioni del tifoso del Genoa travolto domanica dal pullman della Fiorentina nei pressi del "Marassi"
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Notte tranquilla per Gabriele Amato, l'ultrà travolto dal bus della Fiorentina. Condizioni gravi, ma c'è ottimismo. Le prime analisi rivelerebbero positività alla coca, anche se è presto per parlare di connessione con l'episodio del 'Ferraris'

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E' stata una notte tranquilla quella appena trascorsa per Gabriele Amato, la terza da quando è stato ricoverato all'ospedale San Martino di Genova. Ma il tifoso rossoblù investito domenica dal pullman della Fiorentina resta comunque in coma farmacologico, anche se le condizioni, pur restando gravi, sembrano stabilizzarsi. Al punto che se il quadro clinico dovesse restare immutato, i medici potrebbero decidere per un intervento chirurgico per ridurre le fratture agli arti inferiori. Un'ulteriore tac effettuata su Amato, infatti, ha confermato l'assenza di lesioni interne ma le numerose e complicate fratture in tutto il corpo. Intanto, come riferisce il quotidiano La Repubblica, sono stati disposti sul tifoso degli accertamenti per scoprire la presenza di alcool e droga nel sangue di persone coinvolte in incidenti gravi.

Dopo il primo
esame delle urine, Amato sarebbe risultato positivo alla cocaina: le analisi dovranno in ogni caso essere ripetute perché a volte il test può essere falsato da agenti esterni come ad esempio particolari medicinali. Inoltre, lo screening non è in grado di specificare quante ore prima sia stato assunto lo stupefacente ma ha un arco temporale di quattro giorni. Quindi sempre che ci sia stata un'assunzione di droga, non è automatica, scrive sempre La Repubblica, una correlazione tra questa e il solitario assalto al pullman dei viola da parte di Amato.

Tornando alle condizioni del giovani, tra i medici c'è comunque un certo ottimismo: "Con il passare delle ore aumenta, moderatamente, il nostro ottimismo- ha spiegato però il direttore sanitario dell'ospedale San Martino, Giovanni Orengo, nelle parole riportate da cittadigenova.com- E' chiaro, però, che con la stabilizzazione del paziente nascono altri problemi connessi a possibili complicazioni: in questi giorni dobbiamo mostrare pazienza e verificare ora per ora l'evoluzione del quadro clinico. Non conosco l'esatta dinamica dell'incidente- ha continuato Orengo- ma è evidente che la costituzione del ragazzo lo abbia decisamente aiutato nell'affrontare questo pesante trauma: finire schiacciati da un autobus, del resto, è un fatto che spesso ha conseguenze fatali. Non sono a conoscenza nè allo stato mi interessa confermare l'indiscrezione che rivelerebbe la presenza di cocaina nel sangue del paziente: in questa fase siamo occupati a cercare di fare tutto il possibile per salvare la vita al tifoso".