Arbitro aggredito ad Agrigento, l'ultimo di una lunga serie

Calcio
Dura la vita dell'arbitro: un altro direttore di gara aggedito nei campionati dilettanti
arbitro_busto_orizzontale

E' successo domenica scorsa nella Terza Categoria siciliana: sconfitta a tavolino e 4 giocatori dell'Atletico Favara squalificati fino al 2014. E in rete spuntano FORUM dove i fischietti si scambiano consigli. GUARDA I VIDEO

INTERVIENI NEI FORUM

Il giudice sportivo del comitato regionale Sicilia ha inflitto alla società Atletico Favara la perdita della gara a tavolino e la squalifica, fino al 18 febbraio del 2014, di quattro suoi calciatori tesserati: Antonino Di Gloria, Gianluca Patti, Marco Salemi e Giuseppe Valenti. Il provvedimento è stato emesso dopo che domenica scorsa l'arbitro che ha diretto il derby di calcio, di terza categoria, fra Comitini Amici dello sport e l'Atletico Favara è stato aggredito e minacciato per una rete assegnata al Comitini. L'arbitro dopo le percosse è finito in ospedale ad Agrigento dove i medici gli hanno diagnosticato una prognosi di 15 giorni.

UN'AGGRESSIONE TRA I DILETTANTI

Sono molti gli episodi di violenza ai danni dei direttori di gara soprattutto (ma non solo) nelle categorie minori, lì dove l'occhio delle telecamere e dei media arriva di rado o non arriva proprio. Telefonini e You-Tube, però, sono uno straordinario strumento per testimoniare come quello dell'arbitro e del guardialinee (quando c'è) siano "mestieri" a rischio.

E lunga è la lista dei tafferugli nati sul rettangolo di gioco. Nel 2007, tanto per fare un esempio, nella provincia di Padova furono coinvolti arbitro ed assistenti in una mega-rissa esplosa durante un match determinante per il passaggio in Prima Categoria tra Vigonza Calcio e Cadoneghe. Gara decisa da un rigore assegnato agli ospiti in pieno recupero e putiferio scatenatosi subito dopo, con il designato accusato di parzialità, accerchiato, malmenato e costretto a rifugiarsi negli spogliatoi.

Spesso sono giovanissimi i direttori di gara selezionati per le partirte dei tornei dilettanti. Non c'è pietà nemmeno per loro. Lo sa bene il 18enne che nel febbraio dello stesso anno, a Binasco, nel Milanese, fu picchiato da un gruppo di ragazzi al termine di un confronto nel torneo allievi. Per Domenico Minichino, questo il nome del fischietto, fu necessario il ricovero in ospedale. Cesare Gussoni, allora presidente dell'AIA e in procinto di essere eletto vice Presidente Vicario della Federcalcio disse: "E' successo duemila volte in cinque anni".

Numeri sconvolgenti che non riguardano solo il calcio. E ovviamente non è solo l'Italia a dover fare i conti con simili fatti. Aggressioni verbali o fisiche che non possono essere motivate dagli errori, anche se gravi, commessi durante le competizioni sportive.

Intanto in rete spuntano forum e blog dove gli arbitri si scambiano consigli e pareri. Un modo per crescere, per correggere gli errori e forse per sentirsi meno soli. E su arbitri.com è pubblicata una lista impressionate di fatti di violenza.